Quando trovare il clima migliore
Quando costa di meno
Quando NON andare
Temperature medie
Le Stagioni
Il clima in Nicaragua è tropicale e caldo, con il termometro che oscilla mediamente tra i 25° e i 28°C tutto l’anno. Due sono le stagioni principali, diversificate in base alle piogge: la stagione invernale, chiamata “El invierno”, umida e piovosa, e la stagione estiva, “Verano”, molto secca. Lungo il paese, tuttavia, sono presenti diversi microclimi: sul lato occidentale, le pianure e le valli verso l’interno, il verano è più lungo e marcato, mentre sul lato orientale, maggiormente esposto agli alisei provenienti dal nord-est, è più accentuata la stagione delle piogge, presenti per quasi tutto l’anno con un clima che può definirsi quasi equatoriale. Il versante orientale, soprattutto sulle coste, riceve infatti qualcosa come 4mila millimetri di pioggia all’anno, mentre quello occidentale, affacciato sul Pacifico, presenta piogge notevolmente inferiori. È qui che si estende il territorio della capitale Managua, dove le precipitazioni, nel periodo secco sono praticamente assenti, diventando copiose nel periodo delle piogge, da maggio a novembre, con più di 200 millimetri al mese. Spostandosi sulla costa caraibica, invece, l’umidità è ancora più elevata e piove molto spesso, quasi tutti i giorni, lasciando un po’ di tregua soltanto nei mesi di marzo e aprile. Va un po’ meglio sulla costa del Pacifico, dove le temperature si mantengono sotto i 30°C e soffiano le brezze marine, e nella zona interna centro-settentrionale, nelle cosiddette tierras templadas, dove il clima diventa più mite, il caldo è meno eccessivo con temperature che di notte possono scendere fino a 15°C. Il Nicaragua si trova nella traiettoria degli uragani: il periodo più a rischio è quello che va da giugno a novembre, con picchi di probabilità soprattutto da agosto ad ottobre. Per maggiori info sul periodo migliore per visitare il Nicaragua leggete la guida di viaggio e scaricatela gratis sul vostro telefonino.
Per coloro che vogliono organizzare un viaggio nel Nicaragua, il periodo migliore è senz’altro quello che va da dicembre ad aprile, per quanto riguarda le zone occidentali e centrali del Paese, limitato a marzo e aprile lungo la piovosa costa orientale. In questo lasso di tempo, il clima è più secco e le piogge si diradano, consentendo di trascorrere momenti piacevoli all’aria aperta e di girare il Paese in tutta libertà. In particolare, tra dicembre e gennaio, primi mesi della stagione secca, il clima è il più gradevole in assoluto, con temperature leggermente più fresche e foreste e vegetazione ancora lussureggianti.
Il periodo meno costoso per organizzare un viaggio in Nicaragua è senz’altro quello coincidente con la stagione invernale, che va da maggio a novembre, ma soprattutto nei mesi di giugno e luglio. In questa stagione, infatti, le precipitazioni continue dissuadono molti turisti e i prezzi delle sistemazioni sono piuttosto abbordabili. Per chi non si preoccupa, dunque, delle piogge de “el invierno”, è questo il periodo in cui si riescono a trovare i pacchetti più convenienti. Tra l’altro, le precipitazioni, il più delle volte si concentrano nell’arco del pomeriggio, dopo di che il sole torna a risplendere, rendendo maggiormente gestibile le condizioni climatiche avverse.
Pur essendo il periodo meno costoso per recarsi in Nicaragua, quello compreso nella stagione detta el invierno, e in particolar modo nei mesi di settembre e ottobre, è anche il meno consigliabile per organizzare il proprio viaggio. L’alta umidità e le piogge non sono certo dei buoni alleati per farsi cullare dalle bellezze e dalle attrazioni nicaraguensi. Da giugno ad ottobre, inoltre, e soprattutto dal mese di agosto in poi, il Nicaragua è a rischio uragani. Per chi, invece, è più attento al budget, è il periodo estivo, quello da evitare. Pur trattandosi, infatti, del periodo migliore dal punto di vista climatico, il lasso di tempo da dicembre ad aprile coincide con l’alta stagione e oltre al lievitare dei prezzi ci si ritrova ad affrontare anche il pieno degli alberghi e l’affluenza di folla nei principali luoghi d’attrazione. In particolare, a marzo e ad aprile, nel corso delle festività pasquali, oltre ai turisti bisogna fare i conti anche con le partenze in massa dei Nicaraguensi che usano trascorrere la Semana Santa sulle spiagge, lasciando le grandi città e riversandosi sulle coste e le spiagge del Pacifico.
Due sono le stagioni principali del clima nicaraguense: el invierno e el verano. La prima corrisponde alla stagione invernale, umida e piovosa e va da maggio a novembre; la seconda corrisponde alla stagione estiva e va da dicembre ad aprile. Fa eccezione solo la costa dei Caraibi, dove la stagione delle piogge è più accentuata e il clima diventa quasi equatoriale.
La stagione secca nel Nicaragua è chiamata “verano” e di regola è compresa nel periodo tra dicembre e aprile. I differenti microclimi che si registrano lungo il Paese fanno sì però che questa stagione sia notevolmente più lunga sul versante occidentale, sulle valli e le pianure interne, mentre è molto ridotta sul lato orientale, dove soffiano costantemente gli alisei nel nord-est, e il clima diventa quasi equatoriale con piogge diffuse tutto l’anno. Generalmente, durante la stagione secca, le temperature medie oscillano tra i 26° e i 28°C, ma non mancano punte massime ben oltre i 30°C. Nelle zone della costa caraibica, invece, soggette ad umidità più elevata e al soffio degli alisei, il termometro si attesta su cifre più moderate. Il tempo più mite si registra, tuttavia, nelle cosiddette tierras templadas, sopra i mille metri di quota.
La stagione delle piogge nel Nicaragua inizia a maggio e dura fino a circa la metà di novembre. Fa eccezione la costa del mar dei Caraibi dove “el invierno” perdura per quasi 9 mesi con piogge abbondanti e continue che registrano una media di precipitazioni di quasi 4mila mm. Anche nel resto del paese, in ogni caso, durante la stagione delle piogge, le precipitazioni sono copiose, e spesso superano i 20 giorni in un mese, in particolare a giugno ed ottobre. Le temperature, pure durante l’inverno, rimangono piuttosto calde con medie che si attestano sui 28°C, ma sono più accentuate dall’alta umidità facendo percepire una maggiore sensazione di afa.