Quando andare a Chiang Mai: clima, temperature e stagioni

Il periodo migliore per visitare Chiang Mai è senz'altro quello che coincide con la stagione secca, cioè dal mese di dicembre a febbraio, quando il vostro viaggio sarà allietato da una condizione climatica ottimale. La bella cittadina del Nord vi accoglierà, infatti, con un cielo prevalentemente terso e soleggiato, temperature calde di giorno (intorno ai 28/30 gradi) e fresche la sera (intorno ai 15/16 gradi), piogge sporadiche e bassi livelli di umidità. Questo vi permetterà di partire alla scoperta della città, delle sue innumerevoli attrazioni e della sua Provincia, senza particolari intoppi climatici.

I mesi da maggio a giugno corrispondono al periodo di “bassa stagione” per un viaggio a Chiang Mai. Siamo infatti in piena stagione delle piogge e la città è in generale interessata da intense precipitazioni, portate dai monsoni. Durante questi mesi, potrete incontrare frequenti giornate di pioggia, ma allo stesso tempo avrete la possibilità di assicurarvi occasioni vantaggiose per la vostra vacanza, sia sul volo che sull'alloggio, con sconti fino al 50%. Se volete risparmiare sul budget assicuratevi di prenotare con largo anticipo.

I mesi meno adatti per un viaggio a Chiang Mai sono senza dubbio quelli estivi, con agosto in testa alla classifica di “mese più piovoso dell'anno”. Anche i mesi più caldi, ossia quelli che vanno da marzo a maggio, si rivelano poco indicati, benché vantaggiosi sul piano economico. Per entrambe le stagioni, basterà premunirsi, non dimenticando un ombrello e una giacca impermeabile, oppure portando con sé abiti leggeri in fibre naturali. Inoltre, durante la stagione delle piogge potrete pianificare visite in luoghi chiusi nei giorni piovosi, cercando di sfruttare al massimo gli intervalli soleggiati per le escursioni all'aperto. Considerate infine che questa è una città abituata alla pioggia (come il resto del Sud-Est Asiatico d'altronde). Questo significa che la vita dei suoi abitanti continua indisturbata anche sotto i temporali, salvo fenomeni particolarmente intensi.