Quando trovare il clima migliore
Quando costa di meno
Quando NON andare
Temperature medie
Le Stagioni
A Yogyakarta non esistono la primavera e l'autunno, perché è una città che gode di un clima tropicale, in cui si alternano due sole stagioni: secca e delle piogge. Il primo periodo ha temperature medie minime attorno ai ventun gradi e massime che si aggirano sui trentuno, con un’estate calda che va da maggio a settembre. La seconda stagione, invece, che occupa tutto il resto dell’anno, è caratterizzata da un'elevata piovosità, anche se non costante. Gennaio e marzo sono in assoluto i mesi più piovoso dell'anno. Vero però, che i frequenti intervalli di sole caldo possono rendere comunque piacevole la scoperta di Yogyakarta, considerato che le temperature massime non superano quasi mai i trentuno gradi. Unica nota dolente: l’umidità costante che avvolge la città, con picchi del settantacinque nella stagione delle piogge. In questo periodo umido e piovoso non è consigliabile, anche se non in senso assoluto, recarsi a Yogyakarta. In ogni caso, per maggiori informazioni sul momento ideale per visitare questa città indonesiana, continuate a leggere la guida e scaricatela sul vostro smartphone.
Per organizzare il viaggio in modo da vivere al meglio la vacanza a Yogyakarta è necessario analizzare le condizioni climatiche del periodo in cui si ha intenzione di partire. Chi ama i climi caldi o ha particolari esigenze lavorative e quindi è costretto a partire in estate, deve sapere che fortunatamente tra maggio e ottobre il sole è quasi sempre alto e le precipitazioni sono davvero rare. La propria permanenza a Yogyakarta in questi mesi sarà all’insegna del bel tempo, condizione atmosferica che vi permetterà di godervi le spiagge della città.
I prezzi per una vacanza a Yogyakarta si abbassano notevolmente in due momenti dell’anno: a novembre e nel periodo compreso tra febbraio e aprile. Questo perché novembre è un mese di transizione, mentre il secondo intervallo è verso la fine della stagione delle piogge, caratterizzata da un tasso di umidità elevato e da rovesci e nubifragi, che possono rendere difficoltosa la circolazione e interferire con le gite al mare o le escursioni nelle foreste. D’altro canto, per chi ama la pioggia e vuole vivere una vacanza all’insegna dell’avventura, questo è un periodo molto conveniente dal punto di vista economico. I prezzi infatti scendono moltissimo e si ha la possibilità di apprezzare le bellezze della città, risparmiando parecchio.
Gennaio è in assoluto il mese peggiore per andare in vacanza a Yogyakarta, perché è esattamente quello centrale della stagione delle piogge in cui, non solo il tasso d’umidità è ai massimi livelli, ma la pioggia battente limita ogni spostamento a piedi, in auto e con i mezzi pubblici. Le spiagge sulla costa sono impraticabili e il mare, che di solito è cristallino, diventa scuro e molto mosso.
A Yogyakarta, come in tutta l'isola di Giava, si susseguono due stagioni ben distinte: una secca e una umida e piovosa.
La stagione secca, che corrisponde alla nostra estate, va da maggio a settembre e si contraddistingue per la presenza costante del sole, aria pulita, ma umida e temperature che possono superare i trentuno gradi. Farsi risvegliare dai raggi del sole è perfetto per iniziare con positività le giornate di vacanza, infatti durante la stagione secca non verrete sorpresi da improvvisi acquazzoni, perché il bel tempo accompagnerà sempre le vostre gite. Più ore di luce significa più servizi, eventi e occasioni per vivere la città e tutto quello ha da offrire.
Le piogge a Yogyakarta anche se frequenti, non sono costanti, tranne che in alcuni mesi decisamente piovosi (come gennaio ad esempio) che però non vi devono intimorire o frenare. In questi mesi, infatti, è normale che i fitti temporali interferiscano con il regolare svolgimento delle attività turistiche e della vita cittadina. Di norma però non si registrano fenomeni naturali così gravi da disturbare il regolare flusso turistico. In ogni caso, se doveste imbattervi in qualche giornata di pioggia potete sempre dedicarvi ad attività alternative come le visite nei musei e nelle gallerie d'arte, meta ambita di studiosi ed estimatori di tutto il mondo.