Un virus è una particella di materiale biologico, di dimensioni estremamente ridotte.
Il termine deriva dal latino vīrus, che significa “veleno”.
In base alla tipologia e alla sua rapidità di diffusione, il virus può essere più o meno pericoloso.
Il virus può riuscire ad infettare praticamente tutte le forme di vita, dalle piante agli animali, arrivando fino ai microrganismi.
Il virus si replica all’interno della cellula dell’organismo ospite, e da lì può diffondersi anche all’esterno.
La forma del virus cambia in base alla tipologia.
In generale, si conoscono forme elicoidali, sferiche, filiforme e poliedriche.
I biologi distinguono due tipologie principali di virus.
I virus simbionti
I virus simbionti sono organismi che vivono in “comunità”, uniti ad altri organismi.
Non necessariamente riescono a trarre vantaggio dalla convivenza e, spesso, sono innocui.
Basta pensare che nei sistemi viventi convivono diverse specie di simbionti, che non causano danni e creano un gruppo unito chiamato viroma.
I virus parassiti
I virus parassiti sono organismi che traggono vantaggio dall’organismo ospite.
In particolare, la loro presenza può causare un danno biologico alla persona, una lesione lieve o grave a seconda dei casi.
I Vironi
Nella loro forma isolata - quando non convivono con nessun altro organismo - i virus sono chiamati “vironi”.
La loro dimensione varia da una decina a un centinaio di nanometri (estremamente piccoli), e lo spazio è occupato da filamenti di RNA o DNA.
I filamenti sono a loro volta racchiusi all’interno di un involucro detto “capside”.
La nascita dei Virus
Biologicamente, la nascita dei virus - la loro origine storica - non è conosciuta.
Secondo gli esperti, potrebbero essere nati prima ancora dell’origine della vita, come primi organismi esistenti.
La maggior parte di biologici considera i virus come vere e proprie forme di vita, in quanto sono dotati di materiale genetico (i filamenti di DNA o RNA).
La presenza dei filamenti gli permette di riprodursi e di evolversi, attuando un processo di selezione naturale.
Tuttavia, non possiedono alcune delle proprietà chiave degli organismi viventi, come la stessa struttura delle cellule.
Per questo motivo, si ricorre alla definizione di “organismi ai margini della vita”.
La riproduzione del Virus
Per potersi riprodurre, il virus ha bisogno di un organismo ospite.
Il ruolo dell’ospite è quello di offrire al virus un ambiente fertile in cui poter crescere e poi riprodursi, riuscendo anche a passare da un ospite ad un altro.
Il passaggio, la trasmissione del virus, può avvenire in tantissimi modi diversi.
Nel mondo delle piante, i virus si trasmettono attraverso l’intervento di organismi intermedi, come gli insetti che si nutrono della linfa delle piante.
Spostandosi da una pianta ad un'altra, gli insetti trasmettono il virus e ne causano la diffusione.
I virus nel mondo vegetale hanno quindi bisogno di un “Vettore di trasporto”.
Al contrario, la maggior parte dei virus animali non hanno bisogno di questo aiuto, ma riescono a diffondersi autonomamente.
L’esempio più comune è quello dei virus influenzali, che riescono a trasmettersi da un ospite ad un altro attraverso le cosiddette “esalazioni respiratorie” (starnuti e tosse).