Il termine scoperto assicurativo, viene utilizzato per riferirsi a una specifica “Clausola”.
All’interno del contratto di assicurazione, la compagnia stabilisce una determinata percentuale di risarcimento, che sarà a carico dell’assicurato.
Tale percentuale, appunto, è racchiusa sotto la definizione di scoperto assicurativo.
In altre parole, una parte del risarcimento del danno non è coperta dall’assicurazione ma dallo stesso assicurato, che si trova “Scoperto” di protezione.
Il termine “Scoperto” si utilizza in contrapposizione al termine “Copertura”, utilizzato in ambito assicurativo per descrivere i vari servizi assicurativi, come per esempio “Copertura Covid” o “Copertura Sanitaria”.
Solitamente, le compagnie dichiarano all’interno del contratto il valore massimo e minimo di scoperto che sono disposte a pagare.
Tuttavia, il valore effettivo dello scoperto assicurativo deve essere calcolato di caso in caso, e solo quando l’incidente è avvenuto e ne sono state accertate le dinamiche.
Lo scopo della presenza dello scoperto assicurativo, è quello di invitare gli assicurati a mantenere “Alta la guardia”, a prestare attenzione al proprio comportamento generale.
Viene visto come un modo per aiutare le persone a comportarsi responsabilmente.
Lo scoperto assicurativo ha un valore percentuale.
Ciò significa, che varia a seconda della gravità del danno e del risarcimento, e che viene calcolato di volta in volta.
Lo scoperto non è fisso, ovvero non è uguale per tutte le compagnie di assicurazione a cui ci si rivolge.
La percentuale è stabilita dalla stessa organizzazione, che ha l’obbligo di dichiararla all’interno del contratto.
Il proprietario dell’assicurazione, o assicurato, lo accetta nel momento in cui firma il contratto e inizia il suo rapporto di collaborazione con la compagnia.
La differenza tra Scoperto Assicurativo e Franchigia
Molto spesso, si commette l’errore di confondere o associare i termini “Scoperto Assicurativo” e “Franchigia”.
In realtà, si parla di due clausole diverse, entrambe inserite all’interno del contratto di assicurazione ed entrambe stabilite dalla compagnia a cui ci si affida.
Sia la franchigia che lo scoperto assicurativo limitano la garanzia offerta dalla compagnia di assicurazione.
In entrambi i casi, infatti, parliamo di un valore estraneo al controllo dell’assicurazione, una parte del risarcimento del danno che dovrà essere versato dall’assicuratore.
Tuttavia, esiste una piccola differenza, che permette di distinguere tra le due clausole assicurative.
Lo scoperto è un valore percentuale, che si calcola in relazione all’incidente e al danno che ha causato.
La franchigia, invece, è un valore fisso, una somma che semplicemente non è compresa nella polizza assicurativa.
Per questo motivo, si parla anche di “Franchigia assoluta”, una cifra che l’assicurazione non è tenuta a versare.
Siccome ha un valore fisso, la franchigia viene indicata prima del sinistro.
A differenza dello scoperto assicurativo, lo scopo della clausola di franchigia non è quello di invitare l’assicurato a prestare più attenzione.
L'obiettivo dell’esistenza della franchigia è quello di evitare alla compagnia il pagamento di danni minori, che l’assicurato dovrebbe essere in grado di coprire autonomamente.