La definizione da vocabolario del termine residenza è la seguente: la residenza della persona corrisponde al luogo in cui essa risiede.
Nello specifico, ci si riferisce alla residenza come all’abitazione abituale della persona, il luogo in cui dimora e che è riportato sulla sua carta di identità.
Tutti sono dotati di una residenza, che li colloca come cittadini di una specifica città/paese.
Ai bambini si fa corrispondere l’indirizzo di residenza dei propri genitori, fino a un eventuale trasferimento.
La residenza va comunicata all’Ufficio Anagrafe del proprio Comune e, in caso di cambio, bisognerà modificare subito l’indirizzo riportato sulla proprio carta d’identità.
Si può procedere al cambio presentandosi sempre al Comune, mostrando un documento ufficiale che certifichi il nuovo indirizzo e la nuova abitazione della persona.
Nel caso di “persone senza fissa dimora”, ovvero di coloro che non dispongono di una residenza, giuridicamente si procederà ad utilizzare come residenza il comune nel quale hanno stabilito il proprio domicilio.
Domicilio e residenza possono coincidere o non coincidere, il tutto a seconda delle condizioni della persona.
Chi non ha mai affrontato uno spostamento e vive allo stesso indirizzo da tutta la vita, non avrà bisogno di compiere una differenza tra residenza e domicilio.
In altri casi, come per gli studenti universitari fuori sede, il luogo di residenza non coincide con quello di domicilio.
Nella loro specifica situazione, la residenza coincide con l’abitazione dei genitori ed il domicilio con l’appartamento in cui si trovano.
Distinzione tra residenza, domicilio e dimora
Talvolta, capita di commettere degli errori nella differenziazione tra residenza, domicilio e dimora.
Una chiara distinzione dei tre termini può aiutare a compilare gli appositi spazi in modo corretto, senza preoccuparsi di aver sbagliato.
Nonostante nel linguaggio comune i tre termini siano spesso utilizzati come sinonimi, nell’ambito giuridico assumono tre significativi differenti e vanno usati in casi diversi.
Secondo quanto spiegato, la residenza non è altro che il luogo nel quale la persona ha la sua dimora abituale.
La dimora corrisponde proprio all’abitazione fisica, il luogo materiale dove la persona vive ed è facilmente reperibile.
Il domicilio, al contrario, corrisponde al luogo nella quale la persona ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi.
Come specificato, il domicilio può anche non corrispondere alla residenza e rappresentare una soluzione momentanea.
Nei casi di trasferimento momentaneo (es. erasmus), la residenza non dovrà essere spostata.
Si procede al cambiamento solo in caso di un trasferimento a tempo prolungato, solo quando si ritiene di avere individuato una nuova dimora fissa.
Importante, in caso di rimpatrio sanitario, la copertura dell’Assicurazione Viaggio prevede il rientro dell’assicurato presso la propria residenza.