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Invalidità permanente: definizione e significato

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L’espressione “Invalidità permanente”, viene utilizzata per riferirsi alla perdita - parziale o totale - dell’abilità di svolgere un lavoro.

Per poter rientrare nella definizione, i soggetti invalidi devono dimostrare la propria incapacità nello svolgimento di determinate funzioni.

Devono dimostrare di non essere in grado di produrre reddito, a prescindere dal tipo di lavoro che sono soliti svolgere.

Molto spesso, si utilizza l’espressione invalidità permanente per riferirsi all’impossibilità a lavorare.

Questa impossibilità, come ci suggerisce il termine stesso, deve essere permanente, ovvero prolungata nel tempo. 

Bisogna però fare attenzione a non confondere l’invalidità permanente con il danno biologico.

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Differenza tra invalidità permanente e danno biologico

Il Danno Biologico, viene definito come la perdita dell’integrità fisica o psichica dal punto di vista medico.

Al contrario, l’invalidità Permanente si riferisce all’incapacità di lavorare, incapacità che potrebbe essere causata da motivazioni esterne a lesioni o malattie.

L'obiettivo principale dell’assicurazione di invalidità permanente, è quello di fornire aiuto e assistenza a chiunque abbia subito una perdita.

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Differenza tra invalidità permanente da malattia ed invalidità da infortunio

Solitamente, si compie una differenza tra invalidità permanente da malattia ed invalidità da infortunio.

In entrambi i casi, il soggetto invalido avrà la possibilità di beneficiare delle coperture di una polizza assicurativa, calcolate in base alle proprie impossibilità e mancanze.

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Invalidità permanente da malattia

L’invalidità permanente da malattia è legata al sopraggiungere di un disturbo dell’organismo.

Tale disturbo (o patologia) impedisce alla persona lo svolgimento dell’attività lavorativa, e non gli consente di provvedere autonomamente al proprio sostentamento.

In queste situazioni, il danneggiato ha la possibilità di usufruire delle coperture previste da una polizza assicurativa per invalidità permanente da malattia.

La polizza ha il compito di impedire alla spese mediche di intaccare il tenore di vita della persona coinvolta, consentendogli di “andare avanti”.

Anche polizze come “Polizze auto” o “Polizze viaggio”, possono prevedere coperture dedicate in caso di invalidità permanente.

L’invalidità permanente da malattia può anche essere ottenuta quando il danno subito riduce le capacità lavorative della persona, ma non le impedisce del tutto.

In questo caso, la somma ricevuta in genere è leggermente inferiore e può non coprire interamente le spese necessarie per il sostentamento dell’assicurato.

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Invalidità permanente da infortunio

L’invalidità permanente da infortunio viene concessa in seguito a “danni da infortunio”.

Rientrano nella lista tutti gli eventi accidentali (o incidenti) che causano lesioni gravi e permanenti alla persona.

Le lesioni impediscono al danneggiato di svolgere un’attività lavorativa, e lo rendono idoneo al ricevimento di una polizza infortuni, o polizza d’invalidità.

In base alla gravità del danno subito, e alla conseguente impossibilità lavorativa della parte lesa, viene stabilita la corretta cifra d’indennizzo.

Si ottiene in questo modo la certificazione di invalidità permanente da infortunio, necessaria per poter dimostrare la propria incapacità di produzione di reddito.

L’invalidità da infortunio deve essere accertata - esattamente come quella da malattia - in modo da scongiurare possibile truffe.

L’incidente e le modalità di verifica devono essere analizzate dalla compagnia che assegna la certificazione di invalidità.

Tale processo potrebbe richiedere più tempo del previsto, ma è fondamentale per evitare di commettere errori e concedere l’invalidità a chi non spetta.

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