La definizione più corretta di infortunio, è quella di “evento lesivo fortuito e imprevedibile”.
Un infortunio, può essere considerato come un incidente imprevisto, che colpisce la persona e le provoca un danno fisico.
Dal punto di vista medico, l’infortunio è esattamente questo, un danno che la persona subisce senza poter far nulla per impedirlo.
Rientrano tra gli infortuni la maggior parte degli incidenti sul lavoro, che possono cogliere impreparato il dipendente anche nel massimo rispetto delle norme di sicurezza.
Lo stesso vale per i cosiddetti infortuni domestici, che interessano la persona quando si trova tra le mura di casa (es, caduta dal tetto per riparare la parabola).
Gli infortuni hanno la caratteristica di non essere “premeditati”, cioè di non dipendere da una causa esterna dotata di raziocinio.
I responsabili degli infortuni sono sempre oggetti, o combinazioni di eventi, che non coinvolgono in nessun modo persone esterne.
Infortunio sul dizionario
Dal vocabolario Treccani, ricaviamo la seguente definizione di infortunio:
“un evento accidentale con effetto lesivo e talvolta letale”.
Il “talvolta letale” è legato ai diversi livelli di pericolosità di un infortunio, che può provocare un danno lieve o permanente.
Infortunio nelle “Assicurazioni”
Nel mondo delle Assicurazioni, l’infortunio è definito come un evento esterno, capace di causare un danno fisico all’interessato.
Come in tutte le situazioni che coinvolgono la salute della persona, il danno deve sempre essere certificato, prima di poter assegnare al caso la corretta definizione.
Per poter ricevere assistenza, è sempre necessario dimostrare la natura “fortuita” dell’infortunio, certificando che l’evento possa effettivamente definirsi come casuale.
Nella maggior parte delle situazioni, gli infortuni hanno natura lieve, e sono risolvibili con un periodo di cura e riposo assegnato alla persona lesa.
Differenza tra infortunio e malattia
Nonostante sembrino termini molto simili, esiste una differenza sostanziale tra il termine infortunio ed il termine malattia.
La differenza sta nello stato di incidenza delle due situazioni, che danneggiano la salute della persona in modo diverso - seguendo tempistiche differenti.
L’infortunio è immediato, ed è responsabile di un danno subito visibile (nella maggior parte dei casi istantaneo).
La malattia, al contrario, ha un determinato tempo di sviluppo, di espressione e di degenza.
Le tempistiche diverse, permettono di compiere una chiara differenza tra infortunio e malattia.
Nell’ambiente lavorativo, è abbastanza facile confondere le due situazioni, ma bisogna prestare attenzione all’ordine degli eventi.
Un danno permanente provocato da un’esposizione pericolosa prolungata nel tempo (es, lavorare con materiali tossici), rientra nel gruppo delle “malattie”.
Al contrario, un danno immediato (es, caduta da un ponteggio), rientra nel gruppo degli “infortuni”.
La diversa definizione porta poi a interventi giuridici diversi.
In base a quanto l’incidente ha inciso sulla vita della persona interessata, il risarcimento aumenterà gradualmente di valore.
Gli infortuni sono eventi casuali, che non dipendono da nessuno ma che provocano danni più o meno difficili da risolvere.