Si può parlare di “Epidemia”, quando ci si ritrova di fronte alla diffusione di una malattia - spesso malattia infettiva - che colpisce contemporaneamente un numero significativo di persone.
Il termine deriva dal greco ἐπί + δῆμος, che significa letteralmente “sopra il popolo / sopra le persone”.
La definizione di epidemia chiarisce perfettamente la natura mutevole e complessa di questo tipo di situazione, che va contro le previsione medie.
Ogni anno, infatti, ci si aspetta un determinato numero di possibili contagi (l’esempio più comune è la previsione dei contagi per influenza).
Quando il numero medio ipotizzato viene esponenzialmente superato, è possibile parlare di epidemia.
Bisogna però chiarire che non basta un piccolo nucleo di persone per utilizzare il termine di epidemia.
Infatti, è necessario che la malattia colpisca una collettività e che si diffonda, più o meno rapidamente.
Le principali caratteristiche di una epidemia
Le epidemie si sviluppano con andamento variabile, cambiando in base al territorio di diffusione e alle sue caratteristiche specifiche.
Per questo motivo, è molto difficile trovare degli elementi identificativi che possano accomunare tutte le epidemie.
Tuttavia, è giusto provare comunque a trovare una chiave di lettura comune.
Tutte le epidemie, sono causate da un cambiamento, che interessa la popolazione che ne viene infettata o la natura genetica della malattia.
Allo stesso modo, il cambiamento potrebbe riguardare la nascita di un nuovo virus, che ha caratteristiche sufficientemente forti da attaccare gravemente il corpo umano.
Il sopraggiungere di un’epidemia si verifica quando l'immunità della popolazione ospite verso il virus si riduce improvvisamente.
Il livello di immunità non è più sufficiente ad assicurare un equilibrio endemico e la malattia si diffonde rapidamente e con continuità.
Affinché sia possibile parlare di epidemia, è necessario che il contagio tra i diversi individui risulti abbastanza semplice.
La facilità di diffusione permette alla malattia di colpire sempre più persone, raggiungendo livelli più o meno preoccupanti.
Così come è molto semplice che un’epidemia si diffonda, è molto complesso riuscire a fermarla in breve tempo.
Il virus scatenante potrebbe variare nel corso del tempo, riducendo le possibilità di estinzione della malattia.
Differenza tra Epidemia e Pandemia
Può capitare di commettere l’errore di scambiare il termine “Epidemia” con quello di “Pandemia”.
Per prevenire qualsiasi definizione sbagliata, è giusto chiarire la differenza tra un epidemia e una pandemia. Un’epidemia, è generalmente limitata a una determinata zona.
Nel momento in cui si diffonde in altri paesi o in altri continenti, raggiungendo un numero consistente di casi, si inizia a utilizzare il termine pandemia.
Si ha la possibilità di definire il diffondersi di una malattia come una pandemia mondiale, quando il virus si è sviluppato a livello globale, quando tutti - o quasi tutti - i paesi del mondo hanno risentito della sua presenza.
Alle autorità sanitarie spetta il compito di chiarire ed adoperare la corretta definizione.
Basandosi sul tasso di incidenza di una determinata malattia, hanno la possibilità di distinguere rapidamente tra un epidemia limitata ed una pandemia diffusa globalmente.
Da quanto hai letto, adesso è facile comprendere perché la diffusione del Covid-19 è stata definita “Pandemia”.