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Domicilio: significato e definizione

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Il termine “domicilio” ha in Italia una chiara definizione. In generale, ci si riferisce ad un luogo fisico, indicato anche nei documenti di privati e aziende, attraverso l’utilizzo di un indirizzo. (es: Via Dell’Assicurazione, n° 19).

Il domicilio è il luogo dove si “Presume” di trovare il soggetto dichiarante, dove è più probabile che lo stesso si trovi. Il domicilio può essere un'abitazione dove si vive oppure “il luogo in cui la persona ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi" come riportato nell’articolo 43 della Costituzione (definizione giuridica di domicilio).

Si segnala anche che è molto importante non confondere il domicilio con la residenza, che è la dimora abituale della persona.

Esistono tra i due delle effettive differenze, che è necessario prendere in considerazione quando si compila un documento assicurativo.

A differenza della residenza, il domicilio non è necessariamente la dimora fissa della persona. 

Il dichiarante può viverci occasionalmente, oppure utilizzarla come semplice sede dei propri affari.

Ciò che è davvero importante, è che si trovi in Italia. 

Se il proprio domicilio non è in Italia andrà indicata la residenza come fonte di contatto principale.

Domicilio e residenza possono coincidere, e quindi potrebbe essere necessario inserire lo stesso indirizzo sotto entrambe le due diciture.

I minori vengono domiciliati automaticamente allo stesso indirizzo dei propri genitori. Il domicilio può essere modificato nel caso in cui si lasci la propria residenza per andare a vivere in un’altra casa, come avviene per esempio per gli studenti universitari.

La residenza, invece, resta invariata fino alla richiesta ufficiale di modifica, che avviene presso il Comune.

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Domicilio Generale e Domicilio Speciale

Come approfondimento, segnaliamo la tra domicilio generale e domicilio speciale.

Questa definizione può essere utile in caso di dubbi sull’indirizzo da riportare. Il domicilio generale si riferisce in modo diretto all’abitazione, al luogo dove il soggetto vive effettivamente.

Può essere volontario, in caso venga scelto direttamente dal soggetto, oppure legale, quando è imposto dalla legge.

Per riprendere l’esempio precedente, il domicilio legale è quello associato ai minori quando vivono ancora insieme ai propri genitori.

Il domicilio speciale (o “selettivo”) si riferisce ad un luogo momentaneo, come la sede temporanea di un affare relativo al soggetto. 

Per poterlo dichiarare, è necessario richiedere una documentazione scritta dedicata appositamente a questo tipo di domicilio.

Attualmente, è stata aggiunta una nuova espressione, il cosiddetto “domicilio digitale”.

Ci si riferisce direttamente al luogo virtuale in cui è possibile trovare/contattare il soggetto.

Solitamente, coincide con un indirizzo di posta elettronica certificato, che è stato inserito in appositi registri.

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