Il danno morale è un tipo di danno facente parte della categoria “danni non patrimoniali”, ossia quei danni che non riguardano una perdita economica ma una sofferenza psico-fisica.
Più precisamente, il danno morale è legato al turbamento dello stato d’animo di un soggetto in seguito a un fatto illecito, si riferisce alla sua sofferenza interiore, al suo stato di angoscia e al suo patema d’animo.
Un esempio di danno morale si ha quando un medico comunica una diagnosi sbagliata e annuncia una patologia grave ed incurabile alla persona sbagliata.
Questa notizia sbagliata crea un profondo stress nel soggetto che è quindi autorizzato a richiedere il danno morale.
Per essere risarciti per un danno morale sono essenziali due cose:
- Che sia stato violato un diritto costituzionale come la salute o l’onore
- Che il fatto illecito accaduto sia a conti fatti un reato
Inoltre, è necessario dimostrare di aver subito un danno morale, ad esempio fornendo certificati medici che attestino lo stato di forte stress o di depressione.
Qualora la sofferenza psicologica degeneri in una patologia, non si tratta più di un danno morale ma di un danno biologico, che è l’altra componente dei danni non patrimoniali insieme al danno esistenziale.
Il danno morale è riconosciuto dall’articolo 2059 del Codice civile.
Differenza tra danni patrimoniali e danni non patrimoniali
I danni che per legge prevedono un risarcimento sono di due tipi: patrimoniali e non patrimoniali.
Come già accennato, i danni non patrimoniali riguardano la sfera emotiva del soggetto danneggiato e non rientrano nell’ambito economico.
Fanno parte dei danni non patrimoniali:
- Il danno morale
- Il danno biologico, ossia il danno alla salute, come nel caso di infortunio al braccio sul posto di lavoro
- Il danno esistenziale, ossia le conseguenze che un reato ha avuto sulle relazioni sociali e affettive del danneggiato
I danni patrimoniali, invece, sono quelli che comportano una perdita economica.
Questa perdita può verificarsi in due modi:
- Con un’effettiva diminuzione del proprio patrimonio, dovuta ad esempio, alle spese necessarie per rimediare al danno subito
- Con un mancato guadagno a causa del danno subito
Il primo è un caso di “danno emergente” mentre il secondo prende il nome di “lucro cessante”.
Un esempio pratico di danno emergente si ha nei casi di incidente automobilistico, in cui la vittima ha subito un danno alla macchina ed è stato quindi costretto a pagare meccanico e carro attrezzi, tra le altre cose.
Il lucro cessante si ha invece quando la vittima di un incidente è impossibilitata a lavorare a causa delle lesioni fisiche e, di conseguenza, non guadagna.
L’eventuale risarcimento di un danno patrimoniale verrà quindi stabilito in base all’entità sia del danno emergente che del lucro cessante.