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Autorità giudiziaria: significato e definizione

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Con il termine autorità giudiziaria si fa riferimento generalmente alla Magistratura che, in diritto, viene definita come l’insieme di organi istituzionali che hanno lo scopo di emanare sentenze in campo penale, civile, amministrativo e costituzionale.

Gli individui che compongono la Magistratura sono definiti “magistrati”.

In Italia la Magistratura costituisce un potere dello Stato (ossia il potere giudiziario), in possesso di particolari garanzie costituzionali, come ad esempio l’indipendenza dagli altri poteri e l’autogoverno.

L’autorità giudiziaria esercita il suo potere su tutti gli ambiti del diritto in cui esiste una funzione giudicante. Possono quindi esistere delle Magistrature specializzate in determinati ambiti, come ad esempio la Magistratura penale, civile, militare, tributaria e molte altre.

Ogni Stato ha delle regole specifiche che regolano la Magistratura.

Queste regole possono riguardare le modalità di accesso, il grado di indipendenza che le viene garantito, le divisioni interne e le funzioni che ha. 

Per quanto riguarda le modalità d’accesso, in Italia e in Francia questa avviene tramite concorso pubblico, mentre in Germania, per esempio, non esiste una regola generale, ogni stato federato ha un proprio sistema giudiziario che stabilisce come avviene il reclutamento. Altri processi di selezione possono essere:

  • in base al possesso di determinati requisiti
  • per elezione
  • per decisione di un organismo interno alla Magistratura finalizzato proprio al controllo e alla gestione del suo operare e dei suoi magistrati.

Ogni ordinamento ha inoltre una propria suddivisione interna nell’ambito dell’autorità giudiziaria.

Ad esempio, negli stati in cui l’ufficio della pubblica accusa non è riservato solo ai membri dell’ordine giudiziario, la Magistratura si divide in magistratura giudicante (di competenza dei giudici, che hanno il compito di decidere le controversie) e magistratura requirente (di competenza dei magistrati che svolgono la funzione di pubblico ministero e hanno il compito di esprimere richieste o pareri in previsione delle decisioni dei giudici).

Per quanto riguarda le funzioni della Magistratura, queste cambiano in base al tipo di ordinamento giuridico.

In un sistema di civil law (come quello italiano) la Magistratura ha anche una funzione accusatoria, motivo per cui oltre ai giudici esistono anche dei magistrati che operano come pubblici ministeri. 

Invece, in un sistema di common law (come quello inglese) la funzione accusatoria è svolta non da un magistrato (e quindi dalla Magistratura) ma da un avvocato, che generalmente prende il nome di procuratore, procuratore distrettuale o procuratore generale.

Ogni ordinamento infine garantisce un grado di indipendenza diverso alla propria Magistratura, anche in relazione agli altri poteri dello stato, ossia il potere esecutivo e il potere legislativo.

Oltre all’indipendenza, alla Magistratura possono essere garantite alcune immunità o specifiche garanzie.

In alcuni stati ad esempio sono garantiti il principio di inamovibilità e non ricusabilità del magistrato.

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