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Home >Consigli di viaggio > San Gregorio Armeno, cosa devi sapere sulla via dei presepi di Napoli
03 dicembre 2021
I presepi di San Gregorio Armeno sono conosciuti per essere i più belli e i più lavorati, decorati e particolari del mondo. Le botteghe della zona si dedicano da secoli a preservare quest’arte.
Il presepe come lo conosciamo oggi, nasce in realtà nel Settecento anche se, come vedremo, la produzione di statuine artigianali in terracotta affonda le sue origini nell’epoca greco-romana.
Potremo trovare statuine in terracotta di tutti i tipi, anche raffiguranti personaggi contemporanei: gli artisti partenopei usano il sacro e il profano e non è raro trovare statuine in terracotta che rappresentano personaggi politici, calciatori, anche come caricature.
La produzione presepiale non si ferma alle statuine di terracotta, in questa via possiamo infatti trovare tutto quello che ci occorre per costruire il presepe, dalle casette di sughero, agli oggetti azionati elettricamente come mulini a vento o cascate.
1 . Dove si trova San Gregorio Armeno e come raggiungerla
2 . I consigli per visitare la via dei Presepi
3 . La Storia della via dei Presepi di Napoli
San Gregorio Armeno è una via, nel centro storico di Napoli, che unisce due decumani della città: la via dei Tribunali con Spaccanapoli.
Una volta giunti a Napoli, si può scegliere di arrivare a San Gregorio Armeno prendendo la metro linea 1 e scendendo a piazza Dante. Da lì bisogna proseguire per Port’Alba e raggiungere via dei Tribunali.
Oppure, sempre a piedi, dalla stazione centrale si raggiunge Corso Umberto e dopo dieci minuti si è arrivati all’altezza di via Duomo. Poi si prosegue da lì per arrivare all’altezza di Spaccanapoli o di via dei Tribunali.
Il momento più suggestivo per visitare questa via è ovviamente quello natalizio. Da inizio novembre fino al giorno dell’Epifania, le botteghe degli artigiani di via San Gregorio Armeno aprono dalle 9 circa del mattino fino, nel periodo delle feste, fino alle 20 circa.
In questo periodo anche i presepi sono esposti, come se fosse una mostra temporanea a cielo aperto. Allo stesso tempo, data l’affluenza, potrebbe non rivelarsi il momento migliore se desiderassimo veramente conoscere e approfondire la conoscenza di questa arte tradizionale.
Le botteghe sono infatti attive e aperte tutto l’anno, quindi se desiderate soffermarvi, durante l’anno troverete sicuramente meno folla.
Quando passeggiamo nel centro storico di Napoli, stiamo guardando un quartiere che ha le sue origini nel periodo greco-romano. San Gregorio Armeno ospitava infatti un antico tempio romano dedicato alla dea Cerere. Per ingraziarsi la benevolenza della dea Cerere, dea della terra e della fertilità, si usava portare al tempio e donarle delle statuine di terracotta.
Da qui possiamo già intuire come l’arte presepiale ha origini veramente molto antiche. Il nome di San Gregorio risale al X secolo.
Nella Chiesa che porta il suo nome vengono infatti conservate, da allora, le reliquie di San Gregorio Illuminatore che, dall’Armenia (era patriarca d’Armenia), vennero portate a Napoli.
Proprio vicino la Chiesa di San Gregorio Armeno, a ricordare sempre l’antico culto di Cerere, è possibile ammirare un antico bassorilievo, opera d’arte importante per Napoli. In questo periodo nasce dunque la tradizione di produrre statuine in terracotta da offrire in dono alla dea o, più tardi, raffiguranti il Santo. Dal Settecento questi artisti vennero spesso incaricati di rappresentare la Natività e via San Gregorio Armeno diventa così il simbolo della città di Napoli da cui provengono i presepi più belli e lavorati.
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Davide Rossi
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