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04 ottobre 2021
Non è cosa scontata affermare che l’Italia sia il paese con più siti UNESCO del mondo con ben 55 siti, a pari merito con la Cina. Di questi 55 siti, 7 si trovano in Sicilia, che si posiziona così al quarto posto nella classifica delle regioni italiane con più patrimoni dell’umanità, preceduta solamente da Lombardia, Veneto e Toscana.
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Uno dei 7 siti riconosciuti alla Sicilia è costituito dalla Val di Noto, ossia un’antica circoscrizione amministrativa del Regno di Sicilia che si occupò della giustizia e dell’esercito fino al 1812.
Oggi, chiaramente, questa circoscrizione non esiste più, ma ancora ci si riferisce alla zona con il nome “Val di Noto” o “Vallo di Noto”.
In particolare, il riconoscimento UNESCO della Val di Noto fa riferimento a 8 delle sue città:
Queste città furono rase al suolo dal terremoto del 1693 e vennero ricostruite nei primi decenni del ‘700. Un evento catastrofico come il terremoto, in questo caso, ha creato un’opportunità per un immenso rinnovamento artistico e architettonico.
La ricostruzione delle città si svolse in modi diversi a seconda dell’entità del danno: avvenne, ad esempio, nei siti originali, come nel caso della città di Catania, oppure in luoghi nelle immediate vicinanze, come nel caso della città di Noto.
Altre città, come Caltagirone, furono semplicemente riparate. I centri di Scicli e Modica, invece, furono spostati e ricostruiti in centri urbani limitrofi già abitati.
Casi particolari sono quelli di Ragusa e Palazzolo Acreide, per i quali la ricostruzione avvenne costruendo nuovi centri urbani accanto a quelli antichi.
A causa della ricostruzione avvenuta in contemporanea, queste città presentano una notevole omogeneità che non solo risalta la peculiarità della zona, ma ne accresce il fascino. La scelta, avvenuta nel 2002, di dichiarare la Val di Noto sito UNESCO si basa anche, ma non solo, su questa omogeneità artistica e architettonica.
Le altre motivazioni cardine di questo riconoscimento sono tre.
In primo luogo, queste città costituiscono una straordinaria testimonianza dell’architettura tardo-barocca, oltre a rappresentare il culmine della fioritura del Barocco europeo. In nessun altro posto d’Europa, infatti, è possibile ammirare una tale concentrazione di edifici, chiese e monumenti barocchi.
In secondo luogo, queste città simboleggiano un notevole impegno collettivo in risposta ad un evento sismico catastrofico e sono rappresentative del compimento di una notevole opera di ricostruzione post-sismica.
Infine, questa zona della Sicilia è considerata costantemente a rischio non solo a causa delle eruzioni dell’Etna, ma anche per i frequenti terremoti, motivo per cui i principali monumenti di queste città necessitano tutt’oggi di costanti interventi di restauro e manutenzione.
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Non solo arte e cultura, ma anche tanta bellezza naturale. Le coste della Val di Noto, infatti, sono famosissime per la loro acqua limpida e incontaminata e per la varietà delle loro spiagge.
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Generalmente i fondali sono sabbiosi misti a rocce e le acque sono poco profonde, caratteristica che le rende adatte a famiglie con bambini. Tra le spiagge più famose rientrano:
Non mancano, inoltre, molte riserve naturali, come quella di Vendicari, che si estende per circa 1512 ettari tra Noto e Pachino. Il grandissimo interesse naturale di questa riserva, oltre al mare cristallino, è la fauna.
Qui, infatti, sostano tutti gli uccelli che dall’Africa migrano verso il Nord Europa e viceversa. Per la felicità degli amanti del birdwatching, sarà quindi possibile ammirare le volpoche, gli aironi, le garzette, le cicogne e i fenicotteri.
Per quanto riguarda le coste, questa riserva è caratterizzata da una grande eterogeneità: a spiagge lunghissime e dorate e fondali bassi si alternano velocemente scogli a strapiombo su un mare profondissimo.
La spiaggia più famosa (e probabilmente la più suggestiva) di Vendicari è sicuramente la spiaggia di Calamosche, caratterizzata da sabbia bianca e mare cristallino tipico della costa Ionica.
La Val di Noto comprende tutto il sud-est della Sicilia, più precisamente le province di Ragusa e Siracusa e parte delle province di Enna, Catania e Caltanissetta.
Il mezzo più comodo per raggiungere la Val di Noto (se si arriva da fuori regione) è sicuramente l’aereo. Questa zona, infatti, vanta ben due aeroporti:
In alternativa è possibile raggiungerla in treno, in bus o in auto. Per le prime due opzioni è consigliabile partire da Catania, arrivare a Siracusa o a Ragusa e poi effettuare un cambio per arrivare nelle altre città.
Davide Rossi
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