Il South Bronx, come si può facilmente intuire dal nome, comprende i quartieri della zona sud del distretto del Bronx, in particolare la zona ovest, quella più vicina al Queens e a Rikers Island, dove si trova il carcere.
Vi diciamo subito che non si tratta di un quartiere turistico e neanche di una zona dove possiamo consigliare di andare a dormire, a causa della traballante sicurezza delle sue strade.
Resta comunque innegabile l’enorme sforzo dell’amministrazione locale nel cercare di rendere più sicura la zona, che dagli anni 70 ad oggi, è sicuramente migliorata.
Oggi il South Bronx è un quartiere dove trovare ottimi locali, boutique, musei e gallerie d’arte, tanto da attirare anche l’attenzione dei ceti sociali più agiati.
Anche se non potremo presentarvi le attrazioni della zona, vi racconteremo la storia del quartiere e vi presenteremo anche la situazione attuale.
Tra i 52 luoghi da visitare secondo il New York Times
Anche se è una notizia di circa un anno fa, è importante raccontare di questo articolo, che inserisce il South Bronx al 51°posto tra le 52 località da visitare nel 2017, una posizione sopra le Ryukyu Islands in Giappone.
Basandoci sull’autorevole rivista, verrebbe subito da pensare: perché non andarlo a visitare? L’articolo infatti ha, per così dire, diviso il popolo del web, soprattuto i residenti dell’area, che pur difendendo “L’onore” del South Bronx, non hanno visto in maniera positiva questa pubblicità.
Gli stessi residenti, e non solo, hanno infatti evidenziato come nonostante sia innegabile il fatto che dagli anni ’90 nel South Bronx si stia assistendo ad una rinascita, bisogna comunque dire che la zona non è certamente tra le più sicure.
Per comprendere meglio la vicenda, andiamo a conoscere la storia del South Bronx.
Breve storia del South Bronx
La zona del South Bronx ha una storia che, ovviamente, segue molto la storia del distretto in generale.
Fino all’inizio degli anni ’60, il South Bronx era una zona un po’ come le altre, popolata soprattutto da immigrati europei di religione ebraica. A seguito del “Boom economico”, la popolazione più benestante del South Bronx iniziò gradualmente a lasciare la zona, dove si trasferirono operai per la maggior parte di origine ispanica o afroamericana.
L’intera zona non fu curata adeguatamente, tanto che il degrado portò a vivere anni molto difficili, soprattutto negli anni ’70, quando venne coniata la celebre frase “The Bronx is burning”. Gli incendi infatti nel South Bronx erano all’ordine del giorno, e la situazione degenerò a tal punto, che fu inevitabile intervenire. Negli ’80 iniziò il processo di riqualificazione che vide i primi frutti negli anni ’90, fino ad arrivare ai giorni nostri.
“La gentrification”
Oggi nel South Bronx si parla di gentrification, ovvero la tendenza da parte dei residenti di vendere le proprie case allontanandosi dal centro città. Questo perché la città di New York è in continua espansione, tanto che, col tempo, anche i quartieri più periferici possono diventare appetibili per i ceti più ricchi.
In questo contesto si è inserito l’articolo del New York Times che è stato interpretato da molti come un incentivo ad acquistare casa in questa zona.
Molto probabilmente, anche il South Bronx è destinato a diventare una zona commerciale e più turistica, con hotel, ristoranti e molti servizi, ma al momento è ancora in una fase di transizione.
Graffiti, musica e danza
Il degrado sociale, come spesso accade, ha dato vita a diversi movimenti artistici e culturali con l’obiettivo di raccontare il malessere di più di una generazione.
Tutto questo ha visto il south bronx in prima linea durante gli scontro per i diritti civili, ma ha anche visto nascere moderne forme di arte sia nella danza che nella musica. Pochi infatti sanno che proprio nel South Bronx è nato l’Hip Hop, un genere musicale oggi tra i più diffusi al mondo. Si ritiene inoltre che anche la danza ha visto nascere uno dei suoi stili più moderni e spettacolari, la breakdance.
Non finisce qui però, perché anche le arti grafiche più moderne hanno visto il South Bronx come uno dei teatri più all’avanguardia. Tutta la zona infatti è famosa per i suoi “Murales” o “Graffiti”, realizzati un po’ come accadde per il muro di Berlino. Osservando i tanti disegni sui muri del quartiere, è possibile riconoscere in quei tratti la storia dei suoi abitanti, come mostrato perfettamente in uno dei graffiti più famosi di tutta New York: “I love the Bronx”.
Cosa vedere a New York
Dopo avervi fatto conoscere la storia passata, presente e futura di South Bronx, vi segnaliamo alcune guide di viaggio che vi aiuteranno durante la vostra vacanza a New York:
Assicurazione viaggio
A chi si reca negli USA, il Ministero degli Affari Esteri raccomanda di stipulare un’assicurazione viaggio che offra copertura sanitaria mentre si è in vacanza. Questo è dovuto dagli alti costi delle spese mediche in questo paese. Per saperne di più ti invitiamo a leggere il nostro articolo “Perché acquistare un’assicurazione sanitaria per gli USA”.