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23 ottobre 2020
L'UNESCO, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura, istituita a Parigi nel 1946 dopo i due conflitti mondiali, s'impegna, tra le altre cose, a costruire la comprensione interculturale attraverso la protezione e la salvaguardia dei siti di eccezionale valore e bellezza.
Nel 1972, è stata ratifica la Convenzione per la protezione del Patrimonio Mondiale culturale e naturale con l'obiettivo di identificare e salvaguardare quei siti di eccezionale valore universale, ovvero particolarmente importanti per tutte le popolazioni del mondo, a prescindere dai paesi nei quali si trovino.
A tal fine, questi luoghi devono rispondere ad almeno uno dei criteri previsti in apposite linee guida UNESCO. In base alla Convenzione, sono stati riconosciuti sino ad oggi ben 1121 siti:
Tali siti, sono presenti in 167 Paesi del mondo, con l’Italia che ne detengono il maggior numero: 55.
In questa guida di viaggio segnaliamo alcuni i siti UNESCO più belli del mondo, veri patrimoni, nonché luoghi da visitare almeno una volta nella vita.
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1 . Sassi di Matera
2 . Basilica di San Francesco ad Assisi
3 . Angkor Wat in Cambogia
4 . La Grande Muraglia Cinese (Mutianyum)
5 . Meteora
6 . Piramidi di Giza, Egitto
7 . Città Vecchia di Gerusalemme, Israele
8 . Grotte di Aggtelek e del Cazso Slovacco, Ungheria/Slovacchia
9 . Baia di Ha Long, Vietnam
10 . Santiago di Compostela e il Cammino
I sassi di Matera, cittadina che si trova nella regione italiana della Basilicata, sono due quartieri che fanno parte del centro storico della città e che per la loro storia eccezionale sono stati dichiarati Patrimonio Mondiale UNESCO nel 1993.
I due Sassi di Matera, il Caveoso e il Barisano, hanno ospitato insediamenti urbani in grotta già dal paleolitico e sino al XIX e alla prima metà del XX secolo quando, a causa del degrado igienico e sociale, fu disposto lo sfollamento degli abitanti fino al recupero iniziato a partire dal 1986.
L’iscrizione dei Sassi nella lista dei patrimoni dell’umanità è dovuta alla loro importanza come ecosistema urbano, architettonico e paesaggistico, legato ai modi di abitare le caverne sfruttando le risorse fornite dalla natura, nonché al suo valore culturale e antropologico di testimonianza di una civiltà scomparsa.
Oltre ai due Sassi con il loro coacervo di abitazioni ed edifici scavati nella pietra, il sito UNESCO italiano comprende anche il Parco delle Chiese Rupestri.
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La città medievale di Assisi, costruita su una collina e luogo di nascita di San Francesco, è un capolavoro tutto italiano. In particolare, qui l’arte e l’architettura nostrana trovano un emblematico punto di riferimento, a cominciare dalla splendida Basilica di San Francesco che custodisce dipinti di grandi maestri come Cimabue, Pietro Lorenzetti, Simone Martini e Giotto. Anche il complesso architettonico è meraviglioso, formato da due chiese sovrapposte, la Basilica Inferiore (1228-1230) e quella Superiore, assieme a una cripta con la tomba del Santo.
Questo ha contribuito all’inserimento della Basilica nel 2000, assieme ad altri siti francescani, tra i siti Patrimonio dell’Umanità UNESCO, in quanto fondamentale riferimento in Europa e nel mondo per l’arte, l’architettura e il genio creativo.
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Angkor, in Cambogia, è annoverato tra i più importanti siti archeologici del Sud-Est asiatico, con la sua estensione di circa 400 chilometri quadrati, inclusa l'area boschiva.
All’interno del Parco Archeologico sono conservati i magnifici resti delle diverse capitali dell'Impero Khmer, dal IX al XV secolo, tra cui da decine di templi, strutture idrauliche vie di comunicazione.
Tra i monumenti più imponenti e importanti spicca il Tempio di Angkor Wat, fatto costruire dal re Suryavarman II a partire dalla prima metà del XII secolo e considerato il più vasto edificio religioso al mondo.
Nel 1992 il sito venne riconosciuto come patrimonio mondiale dell'UNESCO, in quanto ritenuto capolavoro artistico indiscutibile e per l’importante ruolo assunto durante l’Impero Khmer nello sviluppo culturale e politico nella Regione, nonché per i nuovi orizzonti raggiunti nell'ambito dell’arte e dell'architettura orientale.
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La Grande Muraglia Cinese rappresenta un’opera di grandiosa ingegneria civile, un capolavoro di architettura divenuto un vero e proprio simbolo della Cina e testimonianza della sua storia millenaria.
Questo complesso di mura difensive e fortificazioni è tra i siti turistici più visitati al mondo, e si snoda ufficialmente per oltre 8850 chilometri: anche se della muraglia originale, danneggiata da attacchi esterni e intemperie, resistono solo poche sezioni, la lunghezza di tutta l’opera, comprese tutte le ramificazioni costruite in migliaia di anni, è stimata in 21,196 chilometri.
Le prime costruzioni della muraglia, che di fatto traccia il confine settentrionale della Cina, risalgono al VII secolo a.C. a scopo di protezione dagli invasori. All’imperatore Qin Shi Huang (lo stesso a cui si deve l’Esercito di terracotta di Xi'an) si deve, a partire dal 215 a.C, la prima unificazione dei vari tratti costruiti precedentemente.
Come è facile intuire, l’edificazione è continuata per diverso tempo, per poi interrompersi dopo l’epoca della dinastia Qing (1644-1911). Per la sua eccezionale struttura costruita dall’uomo, perfetto esempio di architettura integrata nel paesaggio, e per la sua emblematica testimonianza delle civiltà dell’antica Cina, nel 1987 l'UNESCO ha dichiarato l’opera patrimonio dell'umanità. La stessa è stata inserita nel 2007 fra le sette meraviglie del mondo moderno.
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In una regione costellata da picchi di roccia arenaria, si trova una delle attrazioni più suggestive e visitate della Grecia continentale. In quest’area della Tessaglia, a nord del paese, a partire dal XI secolo si stabilirono i primi eremiti.
Nonostante le incredibili difficoltà, i monaci costruirono sulla sommità di queste colonne del cielo ben 24 monasteri nel corso degli anni, di cui oggi ne rimangono solo sei abitati.
I monasteri di Meteora, parola che significa letteralmente "In mezzo all'aria”, rappresentano tutt’ora un importante centro della chiesa ortodossa e sono stati dichiarati patrimonio dell’Umanità UNESCO a partire dal 1988, in quanto beni culturali e naturali di particolare importanza.
Oltre alle modalità di costruzione, gli affreschi cinquecenteschi custoditi in questi raggruppamenti di monasteri hanno segnato una tappa fondamentale nello sviluppo della pittura post-bizantina.
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A partire dal 1979, assieme all’antica città di Menfi e alla sua Necropoli, sono stati dichiarati Patrimonio dell'umanità da parte dell’UNESCO anche i campi delle piramidi da Giza a Dahshur.
All’interno della Necropoli della Capitale dell'Antico Regno d'Egitto, sono custoditi straordinari monumenti funerari, tra cui tombe rupestri, mastabe ornate, templi e, ovviamente, le imponenti piramidi.
Nel dettaglio, nella Necropoli di Giza, a circa 25 km dal Cairo, assieme alla Sfinge spiccano le tre Piramidi:
Segnaliamo anche che la Piramide di Cheope è una delle delle sette meraviglie del mondo Antico.
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La loro costruzione risalirebbe a circa 4500 anni fa, ad opera dei faraoni egizi che desideravano adibire queste strutture monumentali a luoghi destinati alla propria sepoltura. L’immenso valore storico di questi luoghi, per tutta l’Umanità, non poteva certo passare inosservato.
La Città Vecchia di Gerusalemme, l’area che si trova racchiusa all’interno delle antiche mura, non è solo una città santa per religioni come giudaismo, cristianesimo e islam, ma ha sempre assunto un’importanza storica, culturale e religiosa senza pari. Sono questi i motivi che hanno portato quest’area a essere annoverata, dal 1981, tra i luoghi dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
La città comprende quattro quartieri:
Sono presenti oltre 200 monumenti storici, tra cui alcuni siti tra i più sacri alle tre religioni monoteiste: tra questi vi sono il Monte del Tempio e il Muro Occidentale, la Basilica del Santo Sepolcro per i cristiani, la Cupola della Roccia e la Moschea al-Aqsa.
Il Parco Nazionale di Aggtelek, nella parte nord-orientale dell'Ungheria, è stato fondato nel 1985 allo scopo di tutelare preziosi valori naturali. Il parco comprende le meravigliose grotte dell'Aggtelek e del Carso Slovacco.
Si tratta di una varietà di formazioni complesse e rimaste pressoché intatte, che compongono un tipico sistema carsico di zona temperata.
Le 712 grotte ad oggi registrate hanno reso possibile studiare la storia geologica di decine di milioni di anni, grazie alla combinazione estremamente rara di effetti climatici tropicali e glaciali e ai processi carsici che hanno realizzato una moltitudine di strutture e habitat estremamente importanti dal punto di vista biologico, geologico e paleontologico.
Per questo, il sito è stato iscritto, a partire dal 1995, nella lista del Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
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Nella provincia di Quang Ninh e precisamente nel golfo del Tonchino, nel Vietnam nord-orientale, si trova la suggestiva Baia di Ha Long, un complesso di circa 2000 isole e isolotti calcarei, circondati da acque smeraldine e ricoperte da foresta pluviale.
Questo luogo paradisiaco, oltre alla sua straordinaria bellezza paesaggistica, rappresenta un sito di particolare interesse biologico.
Complice la loro conformazione, la maggior parte delle isole è rimasta disabitata e priva di ogni influenza umana: questo ha contribuito a mantenere pressoché incontaminato questo spettacolare paesaggio marino fatto di pilastri calcarei che emergono dal mare e che sono stati scolpiti dalla natura creando strepitosi archi, grotte, e conformazioni uniche nel loro genere.
L’importanza naturale e geomorfologica di questo luogo, particolarmente esteso e preservato nella sua originaria bellezza ha contributivo, dal 1994, a includerlo nella lista dei beni dichiarati dall’UNESCO patrimonio dell’umanità.
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Storia e spiritualità si fondono lungo quello che è riconosciuto come uno dei pellegrinaggi più celebri al mondo, dal valore universale.
Questa rete di itinerari è stata percorsa sin dal Medioevo dai pellegrini che, attraverso l'Europa, giungevano alla Cattedrale di Santiago di Compostela, presso la quale si troverebbero le reliquie dell'Apostolo San Giacomo il Maggiore. Le principali vie che convergono verso Santiago sono diverse e vengono descritte nel quinto libro del Codex calixtinus.
L’itinerario oggi maggiormente battuto dai pellegrini è il cosiddetto Camino Francés, lungo circa 800 km. Nel 1993 le strade francesi e spagnole che compongono l'itinerario sono state dichiarate Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO per la loro importanza storica, culturale e religiosa e in quanto testimonianza straordinaria dell’influenza avuta dalla fede tra persone di tutte le origini e classi sociali.
Inoltre, il percorso comprende un patrimonio edilizio di importanza storica creato per soddisfare le esigenze dei pellegrini, tra cui cattedrali, chiese, ospedali, ostelli e persino ponti, senza dimenticare gli eccezionali paesaggi naturali, un ricco patrimonio culturale immateriale e altre strutture, molte delle quali a testimonianza dell'evoluzione artistica e architettonica avvenuta tra il periodo romanico e barocco.
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Davide Rossi