Il Ganesh Chaturthi, conosciuto anche come Vinayaka Chaturthi è uno tra i più famosi festival dell’India, che possiamo tranquillamente definire incredibile e suggestivo.
Il luogo migliore dove assistervi è sicuramente Mumbai (un tempo nota come Bobmay), l’immensa metropoli con venti milioni di abitanti. Il festival attira ogni anno milioni di indiani, ma anche moltissimi turisti, interessati ad vivere in prima persona un’esperienza che promette di essere memorabile.
Cosa dovete aspettarvi? Per prima cosa la cultura indiana, le sue tradizione e la sua immensa spiritualità, ma anche arte, danza musica una processione che termina con un suggestivo bagno.
Quando si festeggia
Il Festival di Ganesh si festeggia tra la fine di agosto e l’inizio di settembre, la scelta della data infatti viene cambiata di anno in anno in base al calendario lunare. Nel 2018, il compleanno di Ganesh verrà celebrato dal 12 al 23 settembre, durando ben 11 giorni.
Cosa si festeggia
Il Festival di Ganesh celebra il compleanno del Dio indiano noto per essere raffigurato con una testa di elefante sopra un corpo di uomo. “Ganesha” è il Dio dell’intelligenza, della saggezza e durante la ricorrenza sono in tanti a chiedere il suo aiuto per superare situazioni difficili.
Il Dio, durante la sua festa, viene celebrato sia in casa, che in “Templi provvisori” e per strada, con un lunga processione finale.
Breve storia
Il compleanno di Ganesh viene celebrato in quasi tutta l’India, ma le zone dove è più sentito sono l’area di Mumbai e lo stato di GOA, i luoghi migliori dove poter assistere all’evento.
L’inizio della ricorrenza non ha una data precisa facilmente individuabile, si ritiene però che tutto sia iniziato intorno alla metà del 1600, con l’obiettivo di consolidare e accrescere lo spirito nazionalista. Verso la fine del 1800, a seguito della dominazione inglese, i festeggiamenti furono proibiti, ma gli indiani riuscirono ad far valere le loro tradizioni, e oggi il Ganesh Chaturthi è festeggiato dalla comunità indiane di tutto il mondo.
Il festival
Il festival dura circa 10 giorni e prevede fasi diverse. I preparativi iniziano molto tempo prima, in quanto gli artisti locali devono creare le tradizionali statue d’argilla che verranno esposte e poi portate in processione.
I festeggiamenti iniziano nelle case dei cittadini e nei “Pandals”, una sorta di santuario temporaneo, dove vengono esposte le statue raffiguranti Ganesh. In questa fase le statue vengono ricoperte di doni, come cibo e fiori, e al loro cospetto vengono anche recitate diverse preghiere.
La “dimensione casalinga” del Festival di Ganesh lo fa assomigliare molto al nostro Natale, durante il quale nel proprio soggiorno si espone il classico presepe o l’albero. Quando però ci si sposta all’aperto, sembra di essere, con rispetto parlando, al Carnevale di Rio de Janeiro o al Carnevale di New Orleans. Anche durante il festival di Ganesh, gruppi di quartiere di riuniscono tra di loro per gareggiare su chi ha creato la statua più bella.
La processione fino al mare
L’ultimo giorno del festival, con quella che è una via di mezzo tra una processione e una parata, le statue di argilla vengono portate a spalla lungo le strade principali della città, circondate da una moltitudine di persone. Durante la parata la città sembra esplodere di gente che balla e canta musiche tradizionali, caratterizzate soprattutto dall’utilizzo delle percussioni.
La parata termina con l’arrivo al mare, dove le statue vengono immerse fino a farle scogliere. A fine giornata, sono circa 1500 le statue che verranno sciolte nel mare.
Chi è Ganesh
Ganesh è conosciuto con oltre 100 nomi diversi, ma i più noti sono Ganapati, e Vinayaka Come abbiamo anticipato all’inizio, Ganesh è il Dio della saggezza e dell’intelligenza, ma è anche considerato benevolo ed è molto venerato dal popolo, che spesso lo invoca nelle situazioni difficile.
Il Dio è il figlio di Shiva e Parati, possiede una testa di elencate, ben 4 braccia, e la sua immagine è una delle più venerate dagli indiani sparsi nel mondo.
Consigli di viaggio
Per prima cosa, aspettatevi una moltitudine di persone sudate, spesso ricoperte di polvere colorata, umidità e in alcuni casi pioggia. In genere si raccomanda di portare sempre con se una bottiglietta d’acqua ben sigillata e qualcosa per potersi lavare le mani. Purtroppo, soprattutto in queste situazioni, le condizioni igieniche vengono meno e in un paese come l’India può essere anche molto pericoloso.
Ricordate che il Festival di Ganesh è comunque una festa sacra, nonostante l’atmosferica goliardica. Portate sempre con voi un paio di pantaloni lunghi per essere ammessi nei pandals e non dimenticate di essere rispettosi di fronte alle raffigurazioni di Ganesh.
Assicurazione Viaggio per l’India
Chi si appresta ad affronatare un viaggio in India dovrebbe seriamente valutare la stipula di un'assicurazione viaggio prima di partire. In particolare la situazione dell'India da un punto di vista sanitario non è di certo delle migliori. Columbus oltre ad offrire la copertura di eventuali spese mediche copre i rimborsi anche in caso di smarrimento bagaglio e annullamento del viaggio.