La cabina pressurizzata
La causa dei principali disturbi dovuti durante il volo è “La pressurizzazione della cabina”, una pratica che, è bene dirlo, non causa alcun problema alla maggior parte dei passeggeri.
Quando la cabina viene pressurizzata, l’umidità dell’aria cala drasticamente, scendendo al di sotto del 25%. La conseguenza principale della pressurizzazione è la disidratazione, che può coinvolgere, nei soggetti più sensibili, naso, gola e occhi.
Per far fronte alla disidratazione, in genere si consiglia, per prima cosa, di non bere alcolici e caffè, mentre a chi porta le lenti a contatto, viene consigliato di indossare gli occhiali. Inoltre, alle persone più sensibili, si consiglia di portare con se anche una crema idratante per il viso.
La pressurizzazione causa anche un calo di ossigeno, creando una situazione paragonabile a quella che troviamo in montagna quando si va a sciare. Anche in questo caso, la maggior parte delle persone non subiscono alcun fastidio, ma i bambini piccoli possono essere molto sensibili a questo fenomeno.
Disidratazione e calo d’ossigeno possono causare qualche fastidio in volo, ma anche lo stare troppo tempo fermi, per esempio, può causare qualche problema.
Gli effetti di un viaggio aereo sul nostro corpo non finiscono qui.
Sapori alterati
Come anticipato nei precedenti paragrafi, la pressurizzazione della cabina può influenzare il nostro corpo, tanto da alterare la percezione dei sapori.
In genere, diminuisce la percezione dei sapori dolci e di quelli salati, mentre rimane pressoché invariata la percezione dell’amaro e dell’aspro.
La ridotta percezione dei sapori è dovuta alla disidratazione, che coinvolge anche le narici.
Fastidio alle orecchie
Un altro disturbo molto comune quando si vola è il classico “Mal d’orecchi”. Per combatterlo, si consiglia di masticare una gomma o di deglutire spesso.
Problemi di circolazione e gonfiore alle gambe
Volare può provocare anche problemi di circolazione e gonfiore alle gambe: disturbi causati da una combinazione di fattori. La scomodità dei sedili, combinati con l’impossibilità di muoversi per diverse ore, insieme all’alta pressione e alla disidratazione, può causare, nei soggetti più sensibili, gonfiore alle gambe, problemi di circolazione e indolenzimenti vari.
Se pensate di poter soffrire di questi problemi, consultate il vostro medico, vi darà dei semplici esercizi da fare, anche in volo, che aiuteranno a limitare questi disturbi.
Anche una breve passeggiata lungo il corridoio può aiutare.
Gonfiore allo stomaco (Jet Bloat)
Uno dei disturbi più comuni in volo è il “Gonfiore allo stomaco”, dovuto principalmente all’alta quota. Per evitarlo, si consiglia di mangiare leggero, evitare cibi piccanti, bevande alcoliche e caffè.
Si consiglia inoltre di non viaggiare con pantaloni che stringono troppo lo stomaco.
Jet lag
Il jet lag è il famoso “Sfasamento” che si prova quando si affronta un volo intercontinentale per recarsi in una località con un fuso orario molto diverso dal nostro.
Non esiste una cura per il jet lag ma ci sono dei consigli che si possono seguire per limitare questo fastidio (consultare sempre il medico).
Se la propria destinazione si trova a est, si consiglia di dormire in volo e di mangiare cibi leggeri, mentre, se si va ad ovest, si consiglia di restare svegli e di mangiare cibi più proteici.
Aria condizionata
L’aria condizionata in volo può essere molto fastidiosa. Anche se si decide di disattivare il diffusore sopra la propria test, può arrivare aria fredda dai sedili vicini.
Per evitare il mal di testa, o anche il raffreddore, si consiglia di portare con se una felpa con cappuccio, un cappellino, o anche un foulard. In volo conviene sempre vestirsi a strati: durante alcuni viaggi può fare molto freddo, durante altri il contrario.
#restiamoacasa è il messaggio che anche la redazione del Travel blog Columbus vuole condividere con tutti i lettori perché, adesso più che mai, bisogna pensare alla sicurezza e alla salute di tutti. In attesa di poter tornare a viaggiare, speriamo che i nostri articoli possano migliorare, anche solo in minima parte, le vostre giornate.
#andratuttobene