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Home >Consigli di viaggio > Bonaire Pink Beach, Caraibi Olandesi: la splendida spiaggia rosa
19 novembre 2021
Nel mar dei Caraibi ci sono diverse isole che presentano una o più spiagge rosa. Si tratta di un fenomeno che è dovuto alla presenza di un certo tipo di plankton unicellulare, con guscio rosso, che vive nei pressi delle barriere coralline.
I residui dei loro gusci, e dei coralli morti, fanno in modo che si venga a creare questo caratteristico spettacolo di sabbia rosa. In passato, il paesaggio offerto da questa spiaggia era molto più intenso e d’effetto, tuttavia, ormai oltre venti anni fa, un violento uragano si è abbattuto sull’isola spazzando via parte dalla sabbia rosa e portandovi pezzi di rocce e di coralli.
La spiaggia, tuttavia, non è andata rovinata, ma conserva ancora tratti completamente sabbiosi e la presenza delle palme rende molto piacevole la permanenza. La spiaggia è infatti molto tranquilla, priva di bar o strutture e rappresenta un ottimo punto per lo snorkeling e per un picnic rilassante.
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1 . Dove si trova la spiaggia rosa di Bonaire e come raggiungerla
2 . Quando andare a Bonaire: il periodo migliore
3 . Bonaire e i Caraibi olandesi
4 . Cosa fare e cosa vedere a Bonaire
L’isola di Bonaire si trova nella parte meridionale del mar dei Caraibi, di fronte alle coste del Venezuela. Sull’isola è presente un unico aeroporto internazionale, il Flamingo International Airport, situato nella capitale, Kralendijk.
Le compagnie che servono questo aeroporto non sono molte: gli Stati Uniti sono la nazione meglio collegata con diversi voli che partono soprattutto nei weekend, mentre per quanto riguarda l’Europa, i voli partono esclusivamente da Amsterdam, e giungono a Bonaire direttamente o con scalo ad Aruba.
Una volta giunti sull’isola, sono solo due i centri abitati di rilievo: la capitale e la città di Rincon. Si tratta di una realtà piccola e il miglior modo per spostarsi resta quello di noleggiare un’auto, magari una 4x4 con cui esplorare per bene ogni anfratto.
La Pink beach si trova sul versante occidentale, quello non esposto all’oceano, nella parte meridionale non distante dalle saline di Cargill.
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Rispetto ad altre isole dei Caraibi, il clima di Bonaire beneficia di una posizione geografica migliore: nel pieno della fascia tropicale ma quasi sempre fuori dalla traiettoria degli uragani che si abbattono su queste isole.
Le precipitazioni, in generale, non sono abbondanti, mentre il caldo è presente tutto l’anno, con oscillazioni nelle temperature veramente limitate, sia tra giorno e notte che tra i vari mesi dell’anno. Le piogge rendono poco appetibile il periodo tra ottobre e dicembre (ed in parte gennaio), mentre durante il resto dell’anno possiamo dire che non ci sono periodi sbagliati per visitare l’isola.
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La maggior parte dei turisti raggiungono l’isola tra agosto e settembre, notoriamente i mesi più caldi e asciutti. Tuttavia, proprio per evitare l’afa (forse eccessiva) e l’alta stagione, ci sentiamo di indicare il periodo da febbraio a maggio come quello migliore per andare a Bonaire, grazie alle temperature che si aggirano intorno ai 30 gradi e alle scarse precipitazioni.
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Bonaire fa parte dei cosiddetti Caraibi Olandesi, un gruppo di sei isole nella parte più a sud del mar dei Caraibi, a pochi chilometri dalle coste venezuelane. Si tratta di ex colonie olandesi che ottennero l’indipendenza nel 1954, dando vita alle Antille olandesi, una nazione costitutiva del Regno dei Paesi Bassi.
Successivamente, l’assetto politico-amministrativo è variato: isole come Aruba e Curaçao sono divenute nazioni costitutive a sé stanti mentre Bonaire è diventata una municipalità speciale dei Paesi Bassi.
Ciascuna isola tende ad offrire un’esperienza diversa per cui, ad esempio, Aruba sarà molto mondana e votata al divertimento, Sint Maarten rappresenterà la meta di lusso mentre Bonaire sarò molto legata alla natura e all’impegno per un turismo ecosostenibile.
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L’attrazione principale di Bonaire consiste senza dubbio nelle sue meravigliose spiagge, di cui la “Pink Beach” rappresenta certamente una delle più affascinanti, ma bisogna ricordare che è sempre in ottima compagnia.
Caratteristica peculiare di questa isola è la presenza di una barriera corallina a poche centinaia di metri dalla costa, che rende questo luogo meta ideale per gli amanti delle immersioni e dello snorkeling. Per tutta l’isola ci sono diversi punti interessanti dove immergersi, compresa la spiaggia rosa, e fra questi vi consigliamo di raggiungere in barca l’isolotto di Klein Bonaire, completamente disabitato, dove è possibile trovare le bellezze naturali più interessanti e incontaminate.
Anche gli amanti degli sport acquatici troveranno pane per i loro denti, soprattutto a Lac Bay, una grande insenatura protetta, la più grande dei Caraibi Olandesi, che grazie alla presenza costante dei venti è perfetta per chi vuole cimentarsi nel windsurf.
Qui è presente una vera e propria scuola per formare professionisti di questo sport, e si tengono diverse competizioni che rendono Bonaire uno dei punti di riferimento del windsurf. L’entroterra non ha molto da offrire ma potrebbe essere interessante un’escursione nel Washington Slagbaai National Park, un’ampia oasi desertica abitata da diverse specie di uccelli e con percorsi adatti sia agli escursionisti novelli che a quelli più esperti.
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Davide Rossi
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