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Home >Consigli di viaggio > Siti UNESCO in Puglia - lista aggiornata al 2022
18 novembre 2022
La Puglia è una terra meravigliosa: da sempre amata dai turisti in estate (e non solo) per il suo mare, le sue spiagge, la sua movida e il suo buonissimo cibo.
Ma questa regione scoppia anche di storia, di cultura, di arte e di tradizioni, ed ospita ben 5 patrimoni UNESCO. Alcuni di questi sono molto famosi, probabilmente li conoscete e già li avete visitati, ma altri sono più di nicchia e più recenti.
Uno, in particolare, è stato aggiunto alla lista dei patrimoni dell’umanità solo da pochissimo tempo.
Ecco, quindi, una lista aggiornata di tutti i siti UNESCO presenti in Puglia.
Leggi anche “Patrimonio UNESCO in Italia: i siti più belli”.
1 . Castel del Monte, Andria
2 . I trulli di Alberobello
3 . Il santuario di San Michele Arcangelo
4 . Riserva naturale Foresta Umbra
5 . Castel Fiorentino a Torremaggiore
Questo castello sorge ad Andria, in provincia di Bari, su una collina che raggiunge circa 500 metri sopra il livello del mare. Il castello è diventato patrimonio dell’umanità nel 1996 ed è ancora oggi uno dei monumenti più visitati d’Italia.
La sua costruzione fu voluta dall’imperatore Federico II e cominciò all’inizio del 1200. A renderlo particolarmente interessante è la sua forma particolare e il suo mix di stili. Il castello, infatti, ha una forma ottagonale ed assomiglia ad una corona, probabilmente alla corona con cui fu incoronato lo stesso Federico II.
Inoltre, il castello unisce lo stile islamico, classico e le forme proprie del nord Europa.
Il castello è molto apprezzato non solo per essere un elemento rappresentativo unico dell’architettura medievale, ma anche per la sua postazione un po’ isolata, che aiuta ad aumentare il fascino del monumento.
Inoltre, proprio a causa della sua forma peculiare, non si conosce bene la funzione di questa costruzione: potrebbe essere un castello nel senso classico del termine, ma anche un osservatorio o addirittura un tempio.
Il Castel del Monte appare anche sulle monete italiane di 1 centesimo.
Chi non conosce queste casette bianche e grigie famose in tutto il mondo? Simbolo per eccellenza della regione pugliese, anche i trulli di Alberobello fanno parte dei siti UNESCO dal 1996.
La città, nei suoi due rioni di Monti e Aja Piccola, conta circa 1500 trulli.
Sono chiaramente tutti bellissimi e caratteristici, ma il più maestoso, nonché più famoso, è il trullo del Sovrano.
Camminare per le strade di Alberobello dà l’impressione di essere immersi in una favola e che il tempo sia assolutamente fermo.
I trulli risalgono al 1400, quando furono fatti costruire dalla famiglia di Acquaviva. Ancora oggi, i trulli sono una sistemazione ideale, in quanto le loro mura, con la particolare pietra a secco, li rendono caldi ed accoglienti in inverno e freschi e ariosi in estate.
Pensare che questo particolare tipo di costruzione esiste soltanto in questa zona della Puglia, rende particolarmente magica la visita alla città di Alberobello, senza contare il fatto che il bianco candido dei trulli, in contrasto con i tetti grigi e il verde della vegetazione circostante, rendono questa città particolarmente ideale per le fotografie.
Questo santuario si trova nel comune di Monte Sant’Angelo, in provincia di Foggia, ed è stato eletto sito patrimonio dell’umanità circa 15 anni dopo rispetto ai siti descritti precedentemente e, precisamente nel 2011.
La tradizione vuole che questo santuario sia stato consacrato direttamente dall’arcangelo Michele, per questo motivo è noto anche con il nome di Celeste Basilica, ed è diventato uno dei più importanti luoghi di culto dell’arcangelo in tutta il mondo occidentale, nonché una delle mete principali del pellegrinaggio cristiano.
Il santuario risale al 1493, anno in cui fu anche consacrato, ma nel corso dei secoli è stato modificato varie volte e da vari popoli, che ne hanno aggiunto decorazioni, sezioni e modifiche vere e proprie, soprattutto nella parte superiore.
Oltre alla sua importanza nel mondo cristiano, il santuario è un vero e proprio gioiello architettonico: è maestoso, spazioso e ricco di particolari.
Vale assolutamente una visita anche da chi non è particolarmente devoto.
Come suggerisce il nome stesso, questa foresta è una zona naturale protetta che si trova all’interno del parco del Gargano.
L’aggettivo “Umbra” deriva dal latino e sta ad indicare la sua apparenza cupa e un po’ ombrosa.
La foresta è stata dichiarata patrimonio dell’umanità nel 2017, a causa delle sue faggete vetuste, ossia faggi primordiali che si trovano solo in alcune regioni di Europa ed hanno una grandissima importanza sia per lo studio e la conservazione dei faggi stessi, sia per la biodiversità della fauna che vi abita.
Si tratta quindi di un sito UNESCO un po’ diverso dai precedenti, ma non per questo meno interessante, al contrario, passeggiare per questa foresta (nelle zone in cui è possibile) sarà un’esperienza magica, non solo per il paesaggio stesso, ma anche per l’aria che si respira e per gli animali che la abitano, come lupi, daini e lepri.
Anche questo è entrato a far parte dei siti UNESCO solo nel 2017 e si tratta questa volta di un’area archeologica di grande importanza storica.
Questo parco archeologico, infatti, si erge in provincia di Foggia, sui resti dell’antico centro abitato di Fiorentino, una città bizantina risalente al XII secolo.
Questa città rimase disabitata già dal 1250, dopo la morte di Federico II, quindi appena 150 anni dopo la sua edificazione.
Nonostante la sua vita relativamente breve, gli scavi archeologici condotti in questi anni (e condotti ancora oggi) stanno portando alla luce dei tesori di rara bellezza.
Ne sono un esempio la domus federiciana o le mura esterne della cattedrale.
Davide Rossi
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