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Home >Consigli di viaggio > 5 posti strani e insoliti da visitare in Italia
26 ottobre 2022
Avete mai pensato di partire per un viaggio alla scoperta di posti strani e insoliti?
Posti che vi facciano venire voglia di esplorare e di scoprire qualcosa di nuovo? Se la risposta è sì, ecco 5 proposte molto insolite e misteriose da prendere assolutamente in considerazione.
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1 . Curon lago di Resia
2 . Civita di Bagnoregio
3 . Villa Demidoff e Il Colosso
4 . Tempio Valadier
5 . Il Parco dei Mostri di Bomarzo
Un campanile quasi completamente sommerso dall’acqua fa capolino ai suoi numerosi, increduli visitatori. Tutto intorno, aspre montagne dell’estremo nord della penisola sembrano proteggerlo, forse le uniche vere testimoni di quel che accadde in questo posto surreale.
Il lago di Resia, quasi al confine con l’Austria e con la Svizzera, in provincia di Bolzano, è una delle attrazioni più misteriose e apprezzate degli ultimi anni.
Resa ancora più famosa dalla serie TV italiana mandata in onda su Netflix lo scorso giugno 2020, “Curon”, questo lago artificiale nasconde, in realtà, una storia veramente drammatica. Nel 1950, infatti, a causa di un incidente improvviso, la diga che collegava il lago agli altri bacini limitrofi straripò, inghiottendo il vecchio paese di Curon Venosta e parte del comune di Resia.
Ben 163 abitazioni furono sommerse dall’acqua e centinaia di abitanti furono costretti a emigrare altrove. Tutto ciò che resta di quel drammatico incidente è, appunto, il campanile di Santa Caterina d’Alessandria, risalente al 1357.
Attenzione, però: proprio di recente, in seguito a lavori di manutenzione sulla diga, il lago di Resia è stato parzialmente prosciugato, facendo riemergere gli altri resti del paese sommerso.
Uno spettacolo affascinante, sebbene molto tetro e spettrale, che fanno di questo posto uno dei più strani e insoliti da visitare in Italia.
Nell’alto Lazio, in provincia di Viterbo, c’è un borgo medievale di origine etrusca dalla bellezza a dir poco disarmante. Molti la chiamano “la città che muore” e in effetti è così, perché Civita di Bagnoregio è destinata, inesorabilmente, a scomparire.
Questo perché poggia su un terreno tufaceo soggetto a erosione: un motivo in più per non perdere l’occasione di visitare il borgo prima che sia troppo tardi.
Lo sgretolamento ha contribuito, inoltre, a dare l’impressione che Civita di Bagnoregio sia quasi sospesa in aria, rendendola ancora più suggestiva e interessante.
Non solo: Civita di Bagnoregio somiglia anche a una città-fantasma, dal momento che sono soltanto 11 gli abitanti che hanno scelto di continuare a viverci, prendendosene cura come una grande famiglia. L’unico modo per visitare questo magnifico borgo è attraverso un romanticissimo ponte pedonale lungo 300 metri, reso ancora più bello di sera, quando viene illuminato. Decisamente da non perdere.
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La Villa Demidoff è una tenuta medicea commissionata da Francesco I de’ Medici fra il 1569 e il 1575, ed è situata a Pratolino, poco distante da Firenze.
Non è però la tenuta a fare di questo luogo una meta tanto gettonata dai turisti. No, perché anche in questo caso c’è una storia di mistero che aleggia imperturbabile.
Per capire di che cosa si tratta, è necessario spostarsi di qualche metro, verso il piccolo stagno adiacente alla villa. Qui è possibile ammirare una gigantesca statua alta ben 14 metri, non a caso definita spesso il “Colosso”.
Si tratta di una statua costruita letteralmente sulla roccia sottostante, anzi, sembrerebbe quasi sia il suo naturale proseguimento. Qualcuno dice che faccia da guardiano allo stagno, qualcun altro che tenga lontani gli spiriti maligni dalla tenuta.
Molti però non sanno che questa statua, in realtà, è molto di più di un semplice “gigante di pietra”.
Infatti, attraverso una grotta sottostante, è possibile letteralmente accedere all’interno del gigante, visitando quelle che un tempo erano vere e proprie stanze, quasi del tutto andate distrutte col passare del tempo.
La testa, per esempio, corrisponde a un piccolo vano illuminato dagli occhi e dalle orecchie, che fungono da finestre naturali per filtrare l’aria e la luce dall’esterno.
Il Tempio di Valadier, che prende il nome dal suo costruttore Giuseppe Valadier, è forse il posto più seducente, magico e fiabesco di tutta la selezione. Un luogo mistico, perfetto per ambientare qualsiasi storia di mistero che si rispetti.
Un santuario perfettamente incastonato tra le rocce, nel cuore delle Marche, dove Cielo e Terra sembrano incontrarsi, lasciando qualsiasi visitatore semplicemente senza fiato.
Questo santuario risale al 1828 ed è fatto di bianco marmo travertino, un colore scelto non a caso, che spicca ancora di più tra le grigie rocce che lo incorniciano, come in una cartolina.
Tutto intorno, la meraviglia della natura: colline, alberi e, ovviamente, suggestivi sentieri che costeggiano tutta la Gola della Rossa in cui la chiesa stessa è inserita.
Per raggiungere il Tempio Valadier, si deve percorrere a piedi un breve sentiero naturalistico che, tra le altre attrazioni della zona, collega la famosa Gola di Frasassi.
Se pensate di averle viste tutte, vi sbagliate: la selezione dei posti più strani e insoliti da visitare in Italia non è ancora finita. C’è un altro posto che merita assolutamente una visita: si chiama “parco dei mostri” e si trova a Bomarzo, nei pressi di Viterbo.
Si dice che questo ampio giardino fosse stato costruito dal nobile Pier Francesco Orsini il quale, in seguito alla perdita della propria amata, abbia proiettato tutto il dolore nei bizzarri edifici del giardino.
Qui, gigantesche statue di mostri e altre sculture a dir poco originali sono sparpagliate per oltre 3 ettari di terreno, intrattenendo i suoi visitatori a ogni passo.
Potrebbe essere il luogo perfetto per organizzare una caccia al tesoro, e qualcuno lo ha fatto davvero! Un’altra curiosità: non ci crederete, ma il Parco è stato dimenticato per quasi 4 secoli prima di tornare alla luce, negli anni ‘50 del secolo scorso.
Nel corso di questi 400 anni la natura ha continuato a crescere selvaggia attorno a lui, infittendolo e rendendolo il posto magico che è oggi.
Giovanna Lucchi
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