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23 settembre 2022
Il palazzo di Cnosso è una delle attrazioni turistiche più famose di tutta la Grecia insieme ad Atene. Ogni anno a Creta si recano milioni di visitatori solo per ammirare questo meraviglioso monumento storico.
Il palazzo di Cnosso è, infatti, il sito archeologico principale dell’età del bronzo, una delle pochissime testimonianze architettoniche rimaste di quel periodo.
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1 . Dove si trova il palazzo di Cnosso (e come raggiungerlo)
2 . La storia del palazzo di Cnosso
3 . Il mito del palazzo di Cnosso
4 . Prezzo del biglietto, orari e informazioni
Il palazzo di Cnosso si trova in una posizione ideale per i turisti. Si erge infatti nel cuore dell’isola di Creta, nella sua parte più centrale, a soli 5 chilometri dal mare e ad appena 6 chilometri da Heraklion, la capitale dell’isola.
Raggiungere questo sito archeologico è facilissimo e sono possibili varie alternative a seconda del mezzo di trasporto con cui arrivate sull’isola.
Essendo infatti solo 6 chilometri di distanza dalla capitale, se arrivate in macchina vi basteranno appena 15 minuti di strada e sarete arrivati.
Se invece arrivate in aereo, e non avete intenzione di affittare una macchina, potete prendere l’autobus che, dalla capitale, vi porterà direttamente a destinazione.
Gli autobus per il palazzo di Cnosso sono fortunatamente molto frequenti e passano circa ogni 20 minuti.
In alternativa, nel caso siate in più persone, potreste valutare l’idea di condividere un taxi, considerando che le tariffe in Grecia sono sempre moderate e che la tratta è molto breve.
Come accennato precedentemente, la costruzione del palazzo di Cnosso risale all’età del bronzo e, precisamente, al 2000 a.C. quando il palazzo e l’intera città divennero un punto di riferimento politico, economico e culturale per tutta la civiltà minoica.
Il palazzo fu costruito senza mura difensive per sottolineare l’egemonia cretese su tutto il mare Egeo. Il palazzo venne distrutto da un terremoto nel 1700 a.C. e venne poi ricostruito in maniera ancora più sontuosa dell’originale. Ancora una volta, non vennero costruite mura difensive attorno al palazzo, questo per testimoniare che non si temevano in alcun modo attacchi esterni, provenienti dalle altre popolazioni.
Quando la città venne attaccata dai micenei intorno al 1300 a.C., il palazzo decadde completamente.
Gli scavi archeologici per portare alla luce questo magnifico palazzo cominciarono nel 1878, ma furono poi bloccati dai turchi che possedevano quelle terre.
Furono ripresi nel 1900 dall’archeologo Arthur Evans che si occupò anche del restauro del palazzo e dei suoi affreschi.
Nonostante il palazzo fu portato alla luce completamente già nel 1903, l’operazione degli scavi di tutta la zona e della ristrutturazione del palazzo si protrasse per molti anni, precisamente fino al 1931.
A dire il vero, la zona di Cnosso è talmente vasta che gli scavi continuano tutt’ora e non si fermano mai, si scoprono sempre nuovi pezzi dell’antica civiltà minoica che, è bene precisarlo, oggi non conosceremmo così bene senza il prezioso aiuto di Arthur Evans.
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Il palazzo di Cnosso è famoso soprattutto per la leggenda del Minotauro. Si narra infatti che il labirinto del palazzo fu fatto commissionare dal re Minosse per nascondere al suo interno il Minotauro, una creatura mostruosa e spaventosa, metà uomo e metà toro.
Il labirinto fu costruito da Dedalo ed era talmente intricato, che egli stesso si perse al suo interno e riuscì ad uscire solo attaccandosi delle ali di cera al corpo e volando.
Ogni anno il sovrano di Creta imponeva ad Atene di inviare presso il suo palazzo 7 ragazzi e 7 ragazze da dare in pasto al Minotauro, come tributo per vendicare la morte del figlio.
Un anno, Teseo, figlio del re di Atene, si recò a Creta per entrare nel labirinto, ma prima, conquistò Arianna, la figlia del re Minosse.
Arianna, per non vedere morire il suo amato, diede a Teseo un gomitolo rosso da srotolare all’interno del labirinto, in modo da trovare facilmente la via d’uscita.
Teseo seguì il suo consigliò, uccise il Minotauro e riuscì ad uscire dal labirinto. Una volta fuori però, abbandonò la ragazza e fece ritorno ad Atene.
Sulla via del ritorno, purtroppo, dimenticò di sollevare la vela bianca che indicava la vittoria, così il padre, vedendo avvicinarsi una nave con una vela nera che indicava sconfitta, pensò che il suo amato figlio fosse rimasto ucciso e si uccise a sua volta.
Il palazzo di Cnosso è aperto 7 giorni su 7 per tutto l’anno, senza eccezioni, per cui, lo si trova aperto anche durante i giorni festivi.
La struttura è aperta dalle 8 del mattino alle 20 di sera, ma l’ultimo ingresso consentito è alle 19:30.
Il costo del biglietto intero è di 15 euro, mentre il ridotto costa soli 8 euro.
Ovviamente, è possibile anche partecipare a delle visite guidate di tutto il palazzo con un costo aggiuntivo.
I biglietti possono anche essere comprati online in anticipo in modo da evitare le code sul luogo.
Davide Rossi
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