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09 maggio 2016
Commissioni sul prelievo di contanti e sulle carte di credito sono alcuni esempi di spese indesiderate in vacanza. Noi vi sveliamo come evitarle.
1. I falsi tassisti
La scelta di un taxi con regolare licenza può evitare brutte sorprese. Soprattutto negli aeroporti delle città italiane, in molti vi danno il benvenuto offrendo un passaggio in taxi. Attenzione però potrebbero essere taxi abusivi pronti a spennare il vostro portafogli con tariffe eccessive. Ai tassisti regolari è infatti vietato entrare negli aeroporti e stazioni per adescare i clienti. La scritta taxi sull’autoveicolo indica che potete stare tranquilli e che state facendo la scelta più saggia per le vostre tasche. Anche nella deliziosa New York la trappola dei taxi irregolari è in aumento: in questo caso niente paura perchè è facile riconoscere un taxi regolare dal vistoso colore giallo. Vi ricordiamo che la Grande Mela è servita 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 dalla metropolitana con 26 linee e più di 460 stazioni. Vi serve davvero il taxi?
2. Quelle costose bottiglie d'acqua
Nell’era post 11 settembre, non è possibile far passare le bottiglie d’acqua ancora sigillate e comprate al supermercato il giorno prima di partire al momento fatidico dei controlli sicurezza. Lo sanno benissimo i bar all’interno dell’aeroporto che vendono bottigliette da 0,50 cl a partire da almeno 1,50 euro. Una soluzione ad hoc per non alleggerire troppo presto le vostre tasche è quella di portare bottiglie vuote e chiedere gentilmente al barista di riempirle con l’acqua del rubinetto del bar. Vero e proprio attentato al vostro portafoglio sono anche i prezzi dell’acqua nei minibar dell’hotel. Anche in questo caso niente paura: con google map è diventato sempre più facile individuare il supermercato più vicino al vostro hotel dove poter fare un sostanzioso rifornimento di bottiglie. Non sorprende che l’eccessivo prezzo dell’acqua rappresenta uno dei temi più caldi sui forum specializzati, considerando che si tratta di un bene indispensabile. Da oggi però avete il piano B!
3. Il prelievo contanti all'estero
La regola è sempre quella di effettuare un unico prelevamento rispetto al prelievo di cifre basse più volte. Se si viaggia in Europa nei Paesi dove la valuta è l’euro e il pagamento avviene con carta di credito, non ci sono commissioni da sostenere. Al di fuori dell’area Euro, su una spesa con carta di credito di 200 euro, si può pagare una commissione di tra i 0,60 ai 4 euro. A fronte di commissioni così elevate sulla carta di credito conviene utilizzare la carta di debito in Paesi in cui la valuta è diversa dall’euro.
4. La connessione wifi
Anche se la maggior parte degli hotel offre ormai il wifi gratuito, è ancora possibile prenotare hotel dove il servizio è offerto a costi che possono arrivare fino ai 20 euro per una giornata di connessione. Ci sono anche hotel in cui il servizio è gratuito solo negli spazi comuni. Se si viaggia per lavoro avere a disposizione il servizio senza alcun costo extra è fondamentale nella scelta dell’hotel. Al momento della prenotazione dunque, accertatevi che l’hotel offra questo servizio gratuitamente. Sui siti delle agenzie di viaggio online, sono evidenziati ad esempio con molta cura quei servizi che costituiscono un significativo valore aggiunto: oltre al wifi, servizi come la sauna e noleggio biciclette stanno diventando sempre più popolari nel mondo del turismo.
5. Il momento del check out
Sia in Italia sia all’estero, si paga la tassa di soggiorno che serve per pagare le spese di mantenimento della struttura alberghiera e dei servizi locali. La tassa di soggiorno negli hotel italiani varia in base alla categoria dell’hotel ed in base anche alla destinazione. Può arrivare fino a 6 euro negli hotel a quattro stelle e fino a 4 euro negli hotel a tre stelle. Per chi sceglie l’estero, il calcolo della tassa di soggiorno varia in base alla legislazione locale dei Paesi: a Vienna la tassa costituisce circa il 3% in più della spesa della camera, in Olanda e a Berlino invece rappresenta il 5% in più del costo della stanza. A New York la tassa è calcolata in base sia alla categoria dell’albergo sia al prezzo della camera. Nella maggior parte dei casi, la tassa di soggiorno non è inclusa al momento della prenotazione, ma appunto si paga al check out. Per evitare brutte sorprese e prima di arrivare a destinazione, è possibile contattare direttamente l’hotel e chiedere il costo della tassa di soggiorno in modo da non essere impreparati e includere nel budget della vacanza anche quest’ultima piccola spesa.
Andrea Pepe
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