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Quando NON andare
Temperature medie
Le Stagioni
Bagnato dal Mar Glaciale Artico e situato nell’estremo nord del continente americano, l’Alaska è considerato a ragione uno degli Stati più freddi al mondo. Tuttavia, il clima di questo Paese vi rivelerà qualche sorpresa: vista la sua enorme estensione (oltre un milione e mezzo di km quadrati), presenta una varietà di ambienti diversi, con condizioni anche molto meno rigide di quelle che ci potrebbe aspettare. Si possono considerare tre macro aree: la costa nord-occidentale ha temperature estremamente basse in inverno, oltre trenta gradi sotto zero, e di poco superiori allo zero in estate. La costa meridionale è invece più mite, per così dire: in inverno, infatti si scende di una decina di gradi sotto lo zero, mentre in estate si può arrivare attorno ai 20°C. La regione interna, invece, è quella che registra le oscillazioni climatiche più impressionanti tra inverno ed estate: le minime medie in inverno sono sui -30°C ma si raggiungono picchi oltre i -40°C , mentre in estate le massime sono intorno ai 20-22°C ma si sono registrati picchi sopra i 30°C. Per scoprire tutti i dettagli di questo complesso e suggestivo quadro climatico, scaricate la guida completa: troverete anche utili indicazioni sui periodi consigliati e sconsigliati per il viaggio, nonché informazioni dettagliate stagione per stagione.
Con oltre un milione e mezzo di chilometri quadrati di estensione, l’Alaska è lo stato più grande degli Usa. Proprio per questo, il periodo migliore per visitarlo può variare da zona a zona: tendenzialmente, per ovvi motivi, conviene scegliere i mesi estivi, tra giugno e agosto. Si può infatti incontrare il clima più caldo per queste latitudini, il che equivale a dire freddo (ma sopra lo zero) nelle coste nord, intorno ai 10°C sulle coste ovest e le isole, e più mite, quasi caldo, nelle zone interne e le coste meridionali, dove si trovano le maggiori città. Dal punto di vista delle precipitazioni, il mese migliore è giugno più o meno ovunque, eccezion fatta per la costa nord.
La bassa stagione equivale, ovviamente, alle condizioni meteo più impervie. In Alaska, l’inverno si estende più o meno da settembre a maggio, e si traduce in temperature estremamente rigide, con strutture come hotel e ristoranti che riducono l’orario o chiudono del tutto. Tuttavia, questo è anche il periodo per trasformare la vostra vacanza in un vero e proprio viaggio di vita, in cui sperimentare il silenzio, la pace, il contatto con la natura come forse in nessun altro luogo. È il periodo giusto per una suggestiva esperienza sulle slitte trainate da cani, tra la neve che cade e l’aurora boreale sullo sfondo.
Lo stato dell’Alaska sta cercando di promuovere maggiori flussi turistici nei mesi del pieno inverno, tra novembre e febbraio: va tuttavia tenuto presente che la temperatura scende di decine di gradi sotto lo zero, in relazione anche all’area geografica. Attenzione poi al periodo del disgelo, che può farvi trovare le strade bloccate dallo scioglimento della neve in fango: si parla di maggio nelle regioni interne, aprile al sud e giugno nelle coste nord.
Il clima dell’Alaska è sub-artico nelle coste nord e nord-ovest, continentale nella regione interna, e oceanico freddo nella costa meridionale. L’andamento climatico e le temperature stagione per stagione possono essere anche molto diverse, come di seguito illustrato.
L’inverno in Alaska è estremamente rigido. Temperature estreme vengono raggiunte nella fascia settentrionale e nelle regioni interne, caratterizzate da minime intorno ai -30°C, ma non sono infrequenti picchi negativi fino a -45°C. Più mite la regione meridionale, dove di rado si raggiungono circa i -20°C. Nelle zone al di sopra del circolo polare artico, il sole non supera l’orizzonte per un periodo di due mesi, tra novembre e gennaio.
Al nord, le temperature restano molto rigide anche in primavera: a Barrow, ad esempio, le massime non superano lo zero neanche a maggio. Nelle regioni interne, invece, si assiste a un brusco aumento di temperatura: a Fairbanks ad esempio si va dai –20° / – 4 °C di marzo ai 3 / 15 °C in maggio (circa). Decisamente più miti sono infine le temperature al sud: già a marzo le massime superano lo zero, per poi superare i 10°C in maggio. Inizia in questo periodo il disgelo, specie a centro-sud, che può portare disagi nella percorribilità delle strade extraurbane. Maggio è un mese ai margini dell’alta stagione, viene spesso scelto da chi è in cerca di offerte.
L’estate è senza dubbio il periodo di punta per visitare l’Alaska. Le settimane più gettonate sono tra fine luglio e metà agosto, e coincidono anche con molti eventi e festività dello Stato. Al nord, tra maggio e agosto, il sole non tramonta mai: restano fredde le temperature, di rado si superano i 5°C e sono possibili nevicate. Al centro la situazione è decisamente più mite: le massime sono sui 20-25°C, ma sono addirittura possibili picchi oltre i 30°C. Leggermente più basse le massime ad Anchorage, nel meridione, tra i 18 e i 20°C.
Per evitare le folle e i prezzi dell’alta stagione, settembre può essere un buon mese con un clima ancora clemente: a partire da ottobre, invece, molti hotel e ristoranti riducono l’orario o chiudono del tutto. Le temperature infatti iniziano a calare drasticamente più o meno ovunque dai massimi estivi fino ad acquisire, già a metà ottobre e inizio novembre, caratteristiche decisamente invernali. Se a inizio stagione si è a rischio di pioggia, in seguito va messa in conto la possibilità di tormente di neve.