Cosa fare in Martinica: la top 10
10 luoghi assolutamente da vedere
Tour del Paese
Vita notturna
I musei più importanti
L’isola di Martinica è vitale, creola e colorata. L’isola sente profondamente l’apporto della cultura francese, con le sue chiese bellissime e preziose, come la chiese di Le Sacre Coeur di Balata, gemella a quella di Montmartre, oppure come la cattedrale di San Luigi. Tutta la cittadina di Fort De France, riserva piacevoli sorprese: un lungomare ricco di locali e ristorantini, la famosa biblioteca Schoelcher e tantissimi negozi. Tra mercatini artigianali e piatti squisiti, si consiglia di dedicare una giornata a visitare i piccoli borghi di pescatori, con le tipiche casette creole ed i porticcioli sempre brulicanti di barche. Bellissime anche le campagne, con le loro piantagioni, le distillerie di rum profumato, ed i Giardini di Balata, prezioso orto botanico ricco di specie floreali tropicali. Mentre si respira l’aria di Martinica, si gira per le vie, si visitano i suoi musei, non si deve mai dimenticare che grandi gioielli di quest’isola caraibica sono le sue spiagge assolate e bianche. Vuoi conoscere tutti gli angoli più belli di Martinica? Scarica la nostra guida e portala con te anche da cellulare.
1. Rilassarsi in riva al mare: la spiaggia di Pointe du Bout, presso Les Trois Ilets, è un luogo di pace e svago
2. Visitare la bellissima e nota biblioteca Schoelcher di Fort-de-France
3. Girovagare per i villaggi di pescatori di Anse d’Arlet e Anse a Ane, mangiando un piatto tipico
4. Acquistare gioielli e souvenir presso il mercatino dell’artigianato di Fort-de-France, zona porto
5. Fotografare le tantissime specie di piante e fiori, nei Jardin de Balata
6. Visitare la chiesa di Sacre Coeur di Balata, la chiesa più visitata dell’isola.
7. Passeggiare sul lungomare di Fort-de-France, lungo circa 1 km e ricco di bar e locali tipici
8. Visitare la Distilleria di Depaz a le Carbet, con la sua grande turbina idraulica
9. Fare il bagno nella baia di Cove Carbet, e prendere il sole tra le palme tipiche di quella zona
10. Visitare le rovine dell’antica prigione di Cyparis, a cui è anche legata un’antica leggenda
1. Biblioteca Schoelcher di Fort-de-France
2. Spiaggia di Pointe du Bout
3. Fort-de-France, capoluogo della Martinica
4. La cattedrale di San Luigi (a Fort-de-France)
5. Il vulcano addormentato Pelèe
6. Parco de La Savanne
7. Giardini di Balata (orto botanico)
8. Sacre Coeur di Balata
9. Monumento ai caduti di Fort-de – France
10. Prefettura della Martinica
Tour della città di Fort-de- France: La cittadina è capoluogo dell’isola di Martinica, ed è ricca di attrazione e mete da visitare. Partendo dalla cattedrale di San Luigi, si potrà poi visitare Biblioteca Schoelcher, il Museo Archeologico, il Teatro ed il Padiglione Bougneou. Sul lungomare della cittadina sorge il parco de La Savanne, all’interno del quale si trova la biblioteca già nominata. Il tour termina alla fine di Rue de la Repùblique, strada piuttosto lunga e ricca di negozi tipici, ma anche alla moda e di locali in cui mangiare ed assaggiare piatti tipici. L’intero giro della cittadina può durare anche più di 3 ore.
Tour tra i villaggi dei pescatori: Partendo dal villaggio di Les Trois-Ilets, si potrà poi passare alla cittadina di Le Vauclin. Il primo paese è un villaggio davvero tipico, con le originali casette creole che si affacciano sulla strada principale, dov’è possibile gustare i piatti tipici della tradizione marinara e di pesca dell’isola caraibica. Les Trois-Ilets ha ospitato nella sua chiesa, il battesimo di Giuseppina di Beauharnais, che diverrà in seguito moglie di Napoleone ed imperatrice di Francia. In questo aneddoto si potrà notare il forte legame dell’isola con la nazione europea. Molto nota è la spiaggia di Pointe du Bout, con tantissimi alberghi e negozi, ma anche un lido piacevole e sabbioso. Il paesino di Le Vauclin è invece sulla costa atlantica, ventoso e caratterizzato da un ricco mercato del pesce. Tutto il tour può durare una giornata, se si sceglie di fermarsi ad assaggiare i piatti tipici del luogo.
Tour nelle campagne: Le Mont Vert è una località situata poco distante da Saint Pierre, ed è collinare e ricca di campagne verdi. E’ anche denominata “ piccola Svizzera”, perché i suoi verdi sentieri portano fino alle altezze del monte Pelèe. Il giro della campagne parte da qui e procede verso Le Prêcheur, con le sue piantagioni di canna da zucchero e di cacao. In queste zone campestri si potranno assaggiare piatti tipici delle campagne creole, a base di pollo, riso, maiale, granchi di terra. Infine, si potrà passare per le distillerie di La Mauny, nella zona di Riviere Pilot. Il tour potrà durare anche più di un giorno se si sceglierà di pernottare in una piccola pensione a contadina, a conduzione familiare, albergo tipico nelle campagne.
L’isola dei fiori, Martinica, ma anche terra creola dalle mille sorprese. La vita notturna, la movida presente in moltissime altre isole dei caraibi, qui è molto moderata e misurata, e la gente del posto insegna ai turisti a seguire i ritmi della natura. Non per questo ci si annoia, di sera, presso l’isola di Martinica. Si può infatti andare a teatro, nella zona di Fort De France, o godersi una passeggiata serale con cena chic e ricercata in Rue De La Republique, ma di certo i borghi di pescatori come Trois de Ilets offrono un ottimo assaggio della cultura creola. Qui troverete ristorantini sul mare, ricchi di specialità del posto e di ottimo rum, oltre a spettacoli di cabaret e soprattutto esibizioni con balli tipici dell’isola di Martinica, con costumi coloratissimi e vivaci, che richiamano tradizioni lontane. E se si vuole godere di una serata estiva in spiaggia, presso il lungomare di Fort De France sarà sicuramente possibile, godendosi il tramonto e la pace di un’isola caraibica e francese.
I musei dell’isola di Martinica si rivelano molto interessanti e piacevoli da visitare, inoltre bisogna tener presente che tutta l’isola è influenzata dalla sua natura selvaggia e dal clima tropicale. Pertanto I musei più importanti dell’isola di Martinica sottolineano spesso il rapporto “uomo-natura”, come accade nel polo vulcanologico, o per la fabbricazione del rum di Martinica. Interessanti anche il museo sull’archeologia e si deve anche citare il museo-biblioteca dedicato a Schoelcher di Fort-de-France, all’interno del parco di La Savanne.
Il museo è situato all’interno del parco de La Savanne, è dislocato su tre piani ed espone al suo interno circa 2000 reperti archeologici e preistorici, dal 4000 a.C all’epoca precolombiana. Più avanti, all’interno dello stesso parco, sarà possibile anche visitare la famosa e bellissima biblioteca Schoelcher di Fort-de-France.
Questo museo vulcanologico è una delle tappe più consigliate, quando si visita l’isola di Martinica, è situato nella zona di Saint-Pierre, e si affaccia proprio sulla baia. Fondato nel 1932, il museo fu voluto da Frank Arnold Perret, americano e vulcanologo che si era recato proprio nella zona di Saint Pierre per studiare gli effetti devastanti dell’eruzione del vulcano Pelèe del 1902. Il museo è piccolo, tutta l’esposizione si snoda in una sola stanza, ma sono davvero molti i documenti fotografici che attestano la distruzione dell’intera cittadina a causa della lava incandescente. In esposizione, anche tantissimi oggetti, come chicchi di caffè e spaghetti pietrificati dalla lava, ma anche la grata della cella di Cypari Luois Auguste, unico superstite del disastro, perché in prigione. A lui in seguito le rovine di tale prigione saranno dedicate.
Piccolo ma interessante museo situato all’interno delle distillerie Depaz. In questo museo sono esposti tutti gli strumenti protagonisti della fabbricazione del rum, prodotto tipico dell’isola di Martinica. Si tratta di una fattoria, in cui vengono esposti bobine, macchine a vapore, regolatori di pressione. I macchinari e gli strumenti appartengono a diverse epoche, a partire dal 1600 ai giorni nostri. Sotto ad ogni macchina e strumento, precise didascalie e spiegazioni.