Terra di pirati, a caccia dei bottini più succulenti, di canne da zucchero e ananas, Antigua è il gioiello delle Piccole Antille, un lembo di terra paradisiaco parte dell’omonimo Stato di Antigua e Barbuda. Chiamata così da Cristoforo Colombo, il primo europeo ad arrivarci nel 1493, in onore della chiesa di Santa Maria La Antigua di Siviglia, l’isola è stata per secoli sotto l’egida della corona britannica. Oggi Antigua non è più una colonia inglese ma conserva un’accentuata impostazione “british” sia nell’architettura con le case, che somigliano a dei cottage immersi nel contesto tropicale, che nella cultura e nelle tradizioni. Nota come l’isola dalle 365 spiagge, Antigua, infatti, non è solo un paradiso per chi cerca relax all’ombra delle palme e acque cristalline, ma mostra evidente il proprio passato coloniale, nei monumenti, nelle fortezze, nei quartieri della capitale Saint John’s e nei famosi mulini a vento di Betty’s Hope. Una natura incontaminata, con foreste tropicali da visitare a piedi o con le zip-line, parchi naturali ricchi di mangrovie e flora marina, escursioni in jeep al Donkey Sanctuary o nelle antiche piantagioni di canna da zucchero, completano un quadro già ricco di attrattive. L’isola è anche un fermento di iniziative e divertimento, con i suoi festival, il carnevale a ritmo di calypso, soca e reggae e la fremente vita notturna.
Per scoprire di più su Antigua continuate a leggere la guida di viaggio e ricordate che potete scaricarla sul telefonino per averla sempre con voi.
Lingua:
Inglese
Documenti di viaggio:
Passaporto
Moneta:
Dollaro dei Caraibi orientali (XCD)
Cambio:
1.00 EUR/ 3,0771 XCD
Fuso orario:
GMT-6
Presa di corrente:
220V – 60 Hz
Vaccinazioni particolari:
Nessuna
Spesa media per dormire:
80€/g
Spesa media per mangiare:
40€/g
Spesa media per volo:
900€
Spesa media per Assicurazione
40€
Prefisso internazionale:
+1
Quando costa di meno:
da giugno ad agosto
Quando costa di più:
da dicembre ad aprile
Quando il clima è secco:
da gennaio ad aprile
Quando piove di più:
da giugno a novembre
Antigua gode di un clima tropicale caratterizzato da due stagioni: una fresca e secca, che va da gennaio a metà aprile circa, e una afosa e piovosa, che dura da metà giugno a metà novembre. A queste si aggiungono due periodi di transizione: uno da metà novembre a inizio gennaio in cui le temperature diminuiscono e con esse le piogge e uno da metà aprile a metà giugno in cui, invece, cominciano gradualmente ad aumentare sia la frequenza dei rovesci che la colonnina di mercurio. In realtà, il clima nel gioiello delle Piccole Antille è caldo tutto l’anno con temperature che si aggirano intorno ai 25° C tra gennaio e febbraio e intorno ai 28° C da giugno a settembre. Gli alisei provenienti dal nord-est soffiano più o meno costantemente sull’isola nel periodo più “fresco”, mentre diventano irregolari nella stagione piovosa, aumentando nel momento delle pause, la sensazione di calore. Anche se le piogge ad Antigua, come in tutte le zone dal clima tropicale, si presentano sotto forma di rovesci intensi ma brevi che lasciano subito spazio al sole, il periodo migliore per visitarla va da dicembre ad aprile, grazie alle temperature più gradevoli e alle minori precipitazioni. Viaggiando in questo periodo inoltre si evita il pericolo degli uragani dei Caraibi che possono passare sull’isola da giugno a novembre e, in particolare, da agosto ad ottobre.
La cucina ad Antigua, come del resto in tutti i Caraibi, è un mix saporito e fantasioso di molte influenze, soprattutto europee ed africane. A dominare la gastronomia sull’isola è il riso che viene servito in diversi modi e accompagna praticamente tutti i piatti. Ma il piatto principe della cucina antiguegna è senz’altro il pesce: dal barracuda al king fish, passando per cernie, sgombri, lampughe e crostacei, sono diverse le prelibatezze che abbondano sulle tavole del posto. Altra specialità isolana sono le “Enycados”, una sorta di polpettine di zucca fritte, consumate sia calde che fredde. Quanto ai dessert, non si può lasciare Antigua senza assaggiare l’Arroz con leche, un dolce di riso con latte di origini peruviane, che si trova anche per strada nelle bancarelle. Menzione d’onore merita anche la frutta, soprattutto esotica: mango, platano, avocado, papaia non mancano mai di essere serviti sia insieme alle portate principali che a fine pasto. Per gli aficionados delle cucine internazionali, poi, trovare i piatti diffusi in tutto il mondo non è certo un problema: i ristoranti e i locali di Antigua sono pronti a soddisfare tutti i palati, anche i più esigenti.
Per chi si reca ad Antigua, in qualunque periodo dell’anno, in valigia bisogna fare spazio a vestiti molto leggeri, prevedendo eventualmente qualche felpa per la sera e qualche abito più elegante e formale se si pensa di partecipare ad eventi in club privati e nei casinò. Per chi viaggia da maggio a novembre, durante la stagione più piovosa, meglio attrezzarsi anche con un impermeabile o un k-way per affrontare i temporali. Nei bagagli, un posto immancabile va poi all’attrezzatura per lo snorkeling, alle scarpe con suola in gomma o comunque adatte per la barriera corallina. Da non dimenticare, infine, un cappello per proteggersi dal sole, una buona dose di crema solare, e, ovviamente, l’adattatore per le prese della corrente.
Hawksbill Beach: considerata una delle più belle tra le 365 spiagge di Antigua, Hawksbill Beach si trova sulla penisola di Five Islands. In realtà, è formata da 4 piccole spiagge isolate e caratterizzate da sabbia bianca e circondate da una vegetazione rigogliosa e da molte palme. L’ideale, insomma, per chi cerca una vacanza tranquilla.
Jabberwock Beach: E’ una delle spiagge più apprezzate dai surfisti e si trova nella parte nord della costa orientale dell’isola. Sabbiosa e lunga oltre un chilometro, Jabberwock Beach è circondata da bellissime palme.
Deep Beach: posta nella parte settentrionale di Antigua, Deep Beach è una spiaggia unica caratterizzata da sabbia chiara e soffice. Anch’essa contornata da palme e da un verde lussureggiante, è molto apprezzata per le sue numerose strutture turistiche, ma anche per praticare lo snorkeling grazie alla ricchezza di flora e fauna marine.