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Home > Consigli di viaggio > Quando andare in Giappone: clima, temperature e stagioni
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Il Giappone è una meta che tutti, una volta nella vita, hanno sognato di visitare. Se state pensando al momento migliore per intraprendere finalmente questo tour, è bene ricordare che il clima non è lo stesso in tutto il Paese. Il Giappone si estende infatti dal 45° parallelo a nord fino al 31° parallelo a sud, senza contare le più piccole isole che possono arrivare a latitudini proprie dei tropici. In generale, quindi, si possono considerare tre fasce climatiche: una fredda a nord, caratterizzata da inverni freddi e nevosi, una temperata al centro e una quasi tropicale all’estremo sud. I monsoni fanno sì che in estate si subisca l’influsso delle correnti calde e umide di origine tropicale: la stagione delle piogge viene chiamata Baiu, e va da metà giugno a metà luglio circa. Da agosto in poi, fino a inizio autunno, si possono verificare invece tifoni di origine tropicale che portano con sé piogge intense e forti venti. Per la somma di questi due fenomeni, quindi l’estate è tendenzialmente la stagione più piovosa in tutto il Paese. Per non farvi cogliere impreparati dal mutevole clima giapponese, scaricate la guida completa sul clima del Giappone e scoprite tutto quello che c’è da sapere per programmare al meglio la vostra vacanza.
A causa della sua estensione in termini di latitudine, non è semplicissimo individuare un periodo migliore per andare, in quanto le condizioni climatiche variano molto tra nord e sud del Paese. In generale, per un tour che interessi diverse località, le condizioni climatiche migliori di individuano nelle stagioni intermedie, in particolare aprile – maggio e ottobre – novembre. In questi periodi infatti si gode di temperature piacevoli (tra i 15 e i 23 gradi) e si incontrano due fenomeni naturali di grande richiamo per tutto il Paese: hanami, la fioritura dei ciliegi e il momiji-gori, la festa degli aceri rossi.
L’alta stagione giapponese coincide con la primavera, periodo in cui convergono sia la tradizionale fioritura dei ciliegi (Hanami) sia la Golden Week, una serie di festività che smuovono il turismo interno creando affollamento negli alberghi. Proprio per questo, chi cerca il risparmio dovrà evitare questa stagione: se il freddo invernale vi spaventa (al Sud non è accentuato, mentre la zona di Hokkaido è spesso sottozero) potete optare i mesi di settembre – ottobre: le precipitazioni iniziano a diminuire e ne risulta quindi un clima meno afoso e umido rispetto all’estate, con temperature comunque gradevoli. Attenzione però al rischio di tifoni che può ancora interessare l’inizio dell’autunno e peggiorarne le condizioni climatiche.
Sebbene non ci siano mai condizioni in cui un viaggio in Giappone è pericoloso o sconsigliabile in assoluto, in determinate zone esistono periodi in cui per temperature o perturbazioni il soggiorno può risultare poco confortevole. È ad esempio il caso dell’inverno nella zona di Hokkaido, dove la temperatura è spesso inferiore allo zero, con forti venti e abbondanti nevicate. In estate invece città come Tokyo, Osaka e in generale nelle grandi città del meridione possono essere poco adatte per via dell’afa: con la grande umidità del monsone estivo, il Baiu, e l’effetto “isola di calore”, si possono registrare anche minime di 26-27°.
Per via della grande estensione del Paese in termini di latitudine, si possono distinguere diverse fasce climatiche. In generale, però, si può dire che il Giappone è caratterizzato dalla divisione in inverno, estate (tendenzialmente umida) e due stagioni intermedie.
L’inverno giapponese assume diverso carattere in base alla località. Decisamente gelido nel Nord dell’Hokkaido, dove nevica spesso e la temperatura scende sotto lo zero, è invece più clemente (ma anche piovoso) al meridione. Ecco perché può essere indicato per visite più low-cost in città come Tokyo, Osaka e Kyoto, i cui templi ricoperti di neve saranno uno spettacolo estremamente suggestivo e un valore aggiunto alla vacanza.
È il periodo in genere consigliato per un tour del Paese, e coincide pertanto con l’alta stagione, per via della Golden Week e della fioritura dei ciliegi. Per quest’ultima, il periodo non è lo stesso per tutto il Giappone, ma varia da zona a zona e potrebbe guidare il vostro itinerario: le temperature medie sono buone: Okinawa si aggira sui 27°, Tokyo sui 23, Sapporo 17, mentre in Hokkaido può essere ancora freddo, ma comunque più fattibile dell’inverno.
Solitamente è il periodo meno consigliato, per l’azione del monsone estivo (Baiu) da maggio a luglio, e dei tifoni invece tra fine agosto e ottobre. Se comunque si vuole soggiornare in questo periodo, agosto registra una certa pausa nelle piogge, anche se l’incognita dei tifoni è sempre in agguato. Le temperature sono alte e spesso accentuate dall’umidità e dal mare: va detto tuttavia che spesso la situazione climatica non è molto dissimile a quella di molte città italiane in estate, e che in questi mesi potrete assistere a festival tradizionali molto suggestivi.
L’autunno è tra le stagioni più consigliate, subito dopo la primavera che è leggermente più asciutta. È un buon compromesso per chi voglia evitare l’alta stagione: tra metà ottobre e metà novembre il rischio di tifoni è ormai esiguo, l’afa diminuisce anche a sud e nel resto del Giappone si hanno temperature molto piacevoli, appena più fresche nell’isola di Hokkaido. Se vi è dispiaciuto rinunciare all’hanami, verrete ricompensati con l’altrettanto suggestivo spettacolo degli aceri rossi, in particolare tra i templi di Kyoto.
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