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16 settembre 2020
Capo Nord è il punto più a nord della Norvegia continentale, ben oltre la linea immaginaria che dà inizio al circolo palare artico, dove le nostre comuni certezze sulla natura iniziano un po’ a vacillare.
Estremamente conosciuto è, non per niente, il fenomeno del sole di mezzanotte cui fa da contraltare nei mesi invernali la notte polare, fenomeni che stravolgono la nostra abituale idea di ciclo luce-oscurità nell’arco delle 24 ore.
Questo particolare ambiente, ha dunque molto da offrire, tanto in estate quando il clima è più permissivo, quanto in inverno con la temperatura media costantemente sotto lo zero.
In questo periodo, le difficoltà da affrontare per i turisti sono certamente maggiori per la presenza di neve, maltempo e freddo, ma con un po’ di spirito d’avventura, è possibile ammirare alcuni spettacoli naturali che altrove, e in qualsiasi altro momento, non sarebbe possibile vivere appieno: ci riferiamo in particolar modo all’aurora boreale e all’alba di mezzogiorno
1 . Com’è il clima a Capo Nord in inverno?
2 . L’aurora boreale: è possibile vederla?
3 . Che cos’è l’Alba di mezzogiorno
4 . Guide di viaggio per Capo Nord
Trovandoci all’interno del circolo polare artico, ovviamente, non possiamo che aspettarci un inverno molto rigido, in cui si concentrano buona parte delle precipitazioni annue che non sono, ad ogni modo, eccessive.
Gli stessi fattori che danno origine al fenomeno del sole di mezzanotte fanno sì che durante l’inverno i raggi solari riescano a riscaldare molto meno questo luogo, che nei mesi da dicembre a marzo resta stabilmente sotto lo zero sia di giorno che di notte.
La temperatura media a gennaio oscilla tra la minima giornaliera di -6 °C e la massima di -2°C. Grazie alla corrente del Golfo, invece, la temperatura del mare rimane sempre almeno sopra i 4 °C permettendo, dunque, all’acqua di non congelare.
I motivi principali di una vacanza a Capo Nord in inverno sono solitamente quelli di poter ammirare l’aurora boreale nella sua piena magnificenza. I periodi più bui sono ovviamente quelli più adatti ad ammirare il fenomeno con i suoi giochi di luce, ma è altrettanto necessario evitare i mesi più piovosi, per cui il periodo tra febbraio e marzo potrebbe essere quello più indicato.
La presenza di abbondanti precipitazioni nevose potrebbe inoltre, rendere difficile l’arrivo a Capo Nord, che in pieno inverno quasi sempre richiede una partenza in convoglio e l’ausilio di spazzaneve.
Una delle maggiori attrattive di Capo Nord è proprio la possibilità di ammirare l’aurora boreale. Si tratta di un fenomeno conosciutissimo che si mostra sotto forma di in archi di luce colorata nel cielo. Il processo scientifico che ne sta alla base è direttamente legato all’attività solare e al campo magnetico terrestre: ai poli, dove quest’ultimo è più debole, è più facile ammirare questo tipo di fenomeno, in particolar modo durante i periodi più bui delle notti polari.
Le luci caratteristiche dell’aurora si generano, infatti, quando il plasma di elettroni e protoni, carichi di energia provenienti dal sole, riescono a superare la barriera costituita dal campo elettromagnetico terrestre, scontrandosi e caricando di energia gli atomi presenti nell’atmosfera che al momento di ritornare al loro stato naturale rilasciano l’energia in eccesso sotto forma di luce, il cui colore varia in base all’elemento dell’atomo. Tenendo conto anche del fatto che il polo magnetico non coincide perfettamente con quelle geografico ma risulta leggermente sfasato, Capo Nord d’inverno è la meta ideale per ammirare questo fenomeno e per questo attira ogni inverno molte spedizioni di appassionati di fotografia.
Se il sole di mezzanotte caratterizza le estati del circolo polare artico, con lunghi periodi in cui il sole non tramonta mai, d’inverno dovremmo aspettarci una lunga notte polare, dove assistere a lunghi periodi di buio totale.
In realtà in luoghi come Capo Nord in inverno la notte polare non è così assoluta, ma si parla più che altro di crepuscolo polare. A queste latitudini, infatti, il sole resta sì sotto l’orizzonte, ma i raggi solari riescono comunque a illuminare parzialmente il cielo. Così, al massimo della sua altezza verso mezzogiorno, il sole, che comunque non emerge completamente dall’orizzonte, riesce, con la sua luce rifratta e prima di sparire nuovamente, a dare vita ad uno scenario molto simile a quello dell’alba delle nostre latitudini, da cui deriva appunto l’espressione “alba di mezzogiorno”.
Capo Nord non è solo una meta turistica fredda e lontana dall’Italia, è un vero e proprio viaggio avventura, un’esperienza da compiere almeno una volta nella vita che potrete comprendere appieno solo una volta giunti a destinazioni.
Per organizzare al meglio questa vacanza fuori dal comune, potete leggere le nostre guide di viaggio:
Davide Rossi
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