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20 ottobre 2021
A molti sarà capitato, in occasione di una vacanza o per l’organizzazione di un viaggio, di chiedersi se valesse la pena acquistare un’assicurazione annullamento viaggio.
In generale, questo tipo di polizza si può considerare molto utile, in quanto permette di richiedere un rimborso delle spese già sostenute (e non rimborsabili in altro modo) ogni volta che, per un imprevisto, si è costretti a cancellare il proprio viaggio.
In questo articolo, proviamo a spiegare in maniera semplice ed esaustiva le coperture relative a una polizza annullamento viaggio, ricordando sempre che tutti la documentazione, dettagliata e sempre aggiornata, è presente nelle “Condizioni Generali”.
1 . L’annullamento del viaggio
2 . Le spese per il trasporto
3 . Le spese per l’alloggio
4 . L’annullamento viaggio per malattia (compreso il Covid-19)
5 . Che cosa si intende con “Massimale” in una copertura?
6 . Che cos’è la franchigia riferito a una polizza viaggio
Chiaramente, un’assicurazione per l’annullamento del viaggio prevede coperture per la cancellazione dello stesso, ma vanno precisati alcuni punti.
Innanzitutto, va tenuto presente che le uniche spese che possono essere rimborsate sono quelle già sostenute e non recuperabili in altro modo.
Cosa significa?
Significa che, se ad esempio si acquista un biglietto aereo per un viaggio che si deve rimandare, la polizza rimborserà il costo del biglietto solo se non ci sono opzioni di cancellazione o di cambio di data.
In altre parole, l’assicurazione per l’annullamento del viaggio interviene con un rimborso solo dove gli altri operatori non lo prevedono. Questo vale per un volo, per un alloggio, per un’escursione e per le varie attività che si possono svolgere in vacanza.
Se invece, per esempio, si deve disdire la prenotazione di un albergo fermata con una caparra, se la struttura prevede il rimborso, non si attiverà la polizza.
Per questo motivo, la polizza per l’annullamento è molto utile ogni volta che i soggetti terzi (tour operator, strutture ricettive, compagnie aeree e così via) dichiarano che il rimborso in caso di annullamento non è previsto.
All’interno delle condizioni generali fornite da Columbus Assicurazioni, vengono specificate nel dettaglio quali spese sono coperte e, soprattutto, a quali condizioni.
Il motivo dell’annullamento del viaggio deve rientrare fra quelli elencati nella polizza e, soprattutto, deve essere imprevisto. Si parla quindi solo di eventualità non prevedibili al momento della prenotazione.
La copertura assicurativa per l’annullamento del viaggio prevede anche il rimborso delle spese per il trasporto. Che si tratti di biglietti aerei, di treno, di navi o di noleggio veicoli.
Anche in questo caso, le coperture della polizza annullamento viaggio Columbus si attiva solo se il fornitore dei servizi di trasporto neghi esplicitamente nei propri termini il diritto al rimborso.
Prenotare un alloggio per le proprie vacanze, specialmente se con largo anticipo, richiede quasi sempre il versamento di una caparra alla struttura ricettiva, che si tutela trattenendola e poi scalandola solo nel momento in cui si salda l’intero conto.
La polizza di annullamento viaggio Columbus interviene, anche in questo caso, rimborsando delle spese documentabili già sostenute e non recuperabili.
Malattie e infortuni rientrano sicuramente tra le coperture più richieste quando si parla di assicurazione per l’annullamento del viaggio.
Anche in questo caso però, è importante precisare che si deve trattare di eventi non prevedibili al momento della prenotazione. Se l’infortunio fosse invece connesso a una patologia pregressa della quale il soggetto era già a conoscenza, l’assicurazione non è tenuta a rimborsare eventuali spese.
Non rientrano fra le coperture previste dalle polizze viaggio Columbus, quindi, l’aggravarsi di un quadro clinico già compromesso o la ricomparsa di sintomi legati a una patologia già nota.
Per quanto riguarda invece il Covid-19, le polizze viaggio Columbus prevedono una copertura specifica nel caso in cui si verifichi un contagio entro i 14 giorni precedenti alla partenza o durante il viaggio.
Per saperne di più, leggere “Speciale Covid-19”.
Condizione essenziale per ottenere un rimborso delle spese già sostenute è quindi un certificato di positività.
Fra le spese rimborsabili in caso di positività al Covid-19 ci sono innanzitutto quelle mediche e di assistenza sanitaria. L’assicurazione per la cancellazione del viaggio offerta da Columbus infatti, oltre a coperture per l’annullamento e la cancellazione del viaggio, include anche coperture relative a spese mediche, assistenza medica e smarrimento del bagaglio.
Precisiamo però che le coperture relative all’assistenza medica e al bagaglio si attivano solo se il viaggio è iniziato.
Leggi anche “Covid-19 ed annullamento del viaggio: la soluzione!”
Quando si sottoscrive questo tipo di polizza, è necessario prestare attenzione ai massimali indicati. Queste somme rappresentano il tetto massimo di spese che l’assicurazione può rimborsare. Solitamente, il massimale è da considerarsi come un lordo, dal quale detrarre poi la franchigia, di cui parliamo nel prossimo paragrafo.
L’assicurazione per l’annullamento e l’interruzione del viaggio di Columbus prevede un massimale di 2000 euro a persona.
Ogni imprevisto che dà diritto a un rimborso da parte di un’assicurazione assicurativo prevede un costo, ed è rappresentato dalla franchigia. Questa somma viene applicata ogni volta che si verifica uno degli eventi previsti dalla polizza, e l’assicurato è tenuto a pagare per ricevere il rimborso.
In alcuni casi, la franchigia è rappresentata da una cifra fissa e comune a tutti i tipi di eventi, mentre in altri, ogni tipo di imprevisto ha una propria franchigia.
Le polizze viaggio Columbus prevedono il pagamento di una franchigia di 75,00 euro a persona. Tale pagamento non è richiesto se viene sottoscritta anche l’opzione “Zero Franchigia”.
Giorgia Alto
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